VAMPIRE HUNTER D in ALTA DEFINIZIONE!

 

10.0000 anni nel futuro. Il mondo è diventato un luogo molto diverso; un posto dove i mostri vagano liberamente e le persone, nonostante l’utilizzo di armi altamente tecnologiche e cavalli robot, trascorrono una vita semplice pensando ai fasti di un tempo. Da migliaia di anni Il Conte Magnus Lee domina sulle sue terre spargendo il terrore sugli abitanti terrore. Un giorno morde una ragazza di un villaggio, Doris, per renderla sua moglie. Un vagabondo errante arriva in soccorso della ragazza: è D, un vampire hunter, che inzierà la sua battaglia per mettere fine al dominio del Conte

 

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Titolo originale: Bampaia Hantā D
Anno: 1985 I Paese: Giappone
Regia: Toyoo Ashida
Attori: Kaneto ShiozawaMichie Tomizawa, Seizō Katō 
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Tra gli anime meritevoli di attenzione degli anni ’80, abbiamo senz’altro VAMPIRE HUNTER D, una singolare opera d’animazione estrema basata sulla serie di ‘light novel’ scritta da Hideyuki Kikuchi e illustrata da Yoshitaka Amano.
Nell’anno 12090 la terra è cambiata radicalmente. In questo mondo post apocalittico, dove regna incontrastato il soprannaturale, una ragazza, Doris, chiede l’aiuto di un cacciatore di vampiri (“D”, metà uomo e metà vampiro) per uccidere il Conte Magnus Lee. Quest’ultimo, forte del suo potere da vampiro aristocratico, ha morso al collo Doris, condannandola a diventare un vampira, per averla come futura moglie …
Grazie alla navigata regia di Toyoo Ashida, tra le sue opere più importanti ricordiamo l’anime FIRST OF THE NORTH STAR del 1986, questo film unisce gotico, sci fi e horror classico, senza rinunciare a gore e splatter tanto in voga nei vari media nipponici dell’epoca. Se la trama appare a tratti confusa e caratterizzata da troppi personaggi e figure secondarie di difficile collocazione, saranno le figure di D e del Conte Magnus Lee, che affondano le loro radici nella cultura occidentale, a catturare le nostre attenzioni. Sono infatti associabili, ovviamente, a Van Helsing l’uno e Dracula l’altro. A rendere accattivante il film abbiamo soprattutto feroci scontri e combattimenti soprannaturali, degni del miglior universo sci-fi nipponico post atomico. Forse il ritmo frenetico frena la componente psicologica delle tante figure presentate. Come accade quasi sempre, è la figura del villain, il Conte, ad affascinare di più. Una figura autoritaria oscura, malvagia degna dei vampiri più estremi della storia.
15 anni più tardi, nel 2000, uscirà un sequel, superiore a questo per qualità estetica e struttura narrativa, ad opera di Yoshiaki Kawajiri. Pur con alcuni limiti oggettivi, con disegni fin troppo semplici e come scritto sopra una sceneggiatura assai contorta, il fascino di questo VAMPIRE HUNTER D, dopo quasi 40 anni, rimane ancora fortissimo e destinato, per fortuna, non solo agli aficionados del filone d’animazione succitato! Niente male!! VALUTAZIONE 3/5

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