Un gruppo di ragazzi e ragazze, studenti di un liceo artistico romano, trascorrono le giornate facendo burle ai professori, mangiando in gruppo al fast food, imbastendo qualche amoretto e, soprattutto, correndo in moto. Quando davanti al liceo viene appeso un grande cartello pubblicitario che reclamizza il casco per la moto, e rappresenta una ragazza dal corpo assai bello, ma col volto completamente nascosto dalla visiera, uno degli studenti, rimasto incantato da questa donna misteriosa, sogna di vederne il viso; parla di lei con entusiasmo ad una dolce compagna di scuola, la quale cerca di dissuaderlo dal pensarci troppo. Inizia perciò le ricerche per trovare la modella e arriva ad avere dall’agenzia pubblicitaria l’indirizzo della ragazza, che ha posato per il manifesto: scopre così che si tratta proprio della compagna di scuola, e fra i due nasce presto un tenero sentimento.

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Giovanilistico di pessima caratura diretto da un Salce irriconoscibile – si presume per pure necessità economiche – che cerca di accodarsi al trend in voga nel periodo; il livello è quello di roba televisiva della ReteItalia tipo Palla al centro, con un cast di dilettanti allo sbaraglio tra i giovani (quasi tutti tremendi) e qualche vecchia gloria della commedia anni ’70 in una serie di marchette imbarazzanti (anche il povero Montagnani, che esce di scena presto e senza tanti complimenti). Ost italo-disco incalzante ma fracassona; inoffensivo.

Recensione da Il Davinotti