CRIMSON STREET [sub JAP/ENG]

 

Una cantante di nome Sally si esibisce in un locale gestito da un delinquente di nome Paul, soprannominato “King” (il Re). I due hanno una relazione, ma la situazione si fa molto più complicata quando Sally conosce prima Pow (agente di polizia) e poi Stone (ladro di professione) e incomincia con loro delle relazioni altrettanto complicate.

 

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Titolo originale: Crimson Street
Anno: 1982 I Paese: Hong Kong
Regia: David Lai Dai-Wai
Attori: Sally Yeh Chian-Wen, Kenny Bee, Michael Chan Wai-Man

 

Crimson Street è un film maledettamente strano che lascia lo spettatore allibito dal chaos della messinscèna e della sceneggiatura semi-anarchica e tentacolare che vuole evadere come un bambino dispettoso dalla semplicissima struttura poliamorosa della sinossi. In poche parole è la storia di un triangolo d’amore…Eh no! Non proprio! Si perchè questa Sally (Sally Yeh) ne ha ben tre di uomini in ballo! Stanno tutti dietro a lei! Prima sta col suo “pappone” cavallo pazzo Michael Chan poi sta con questo lurido sbirro di nome Pow (Melvin Wong) e poi con il protagonista belloccio Stone (Kenny Bee). Perchè è una ninfomane? Perchè è un’insicura e non ha idea a che liana aggrapparsi? Non ci è veramente dato saperlo perchè appunto tanti nodi in questo film non vengono al pettine. Si aprono molte parentesi allo stesso tempo tant’è che intere sequenze del film sembrano un po’ pescate da un bambino che tra fuori i numeri della tombola. Ci sono un paio di momenti divertenti, un po’ di arti marziali, un po’ di questo e un po’ di quello come ci hanno abituati i cineasti (vecchia scuola) di Hong Kong, con i loro mischia mischia. E allora perchè vedere questo film? Intanto per il cast che i più cinefili avranno già identificato come “‘azzo niente male!” e appunto per l’assurdità della sceneggiatura e l’anarchia delle sequenze proposte dalla fotografia di Arthur Wong che tiene insieme acrobaticamente quest’opera disordinata donandole una certa coerenza artistica, per quanto sia possibile. L’apoteosi si raggiunge quando Michael Chan se la vede brutta e invece di sparargli un colpo in mezzo alla fronte bisogna invitarlo telefonicamente allo stadio (vuoto, di notte), comunicargli di scendere con dei giochi di luci multicolore, intanto che lo si invita dal cedere la sua fidanzata gli si fa qualche gioco di prestigio e poi lo si fa attaccare da una squadra di giocatori di hockey! E lui per andare li si veste da motociclista con una mazza chiodata “automatica”. Ma..? Fanculo Netflix e viva il cinema di Hong Kong sgangherato a 480 dpi!

Scritto da Il Guardiano dello Zoo