🐵CZ085!!! ANGEL’S SHARE [sub ITA]

 

Un ragazzo e una ragazza si aggirano per il tessuto urbano promuovendo un servizio ad ore per rendere felici le persone infelici che si rivolgono a loro.

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
ma è solamente incorporato e presente su un’altra piattaforma.

 

⚠️​ sottotitoli tradotti dal team di Cinema Zoo ⚠️​

 

 

Titolo originale:天使のわけまえ
Anno: 1995 I Paese: Giappone
Regia: Jinsei Tsuji
Attori: Kaho Minami, Satoru Jitsunashi, Tomorowo Taguchi

 

 

Angel’s Share fa parte di quella serie di rarissimi VHS e Laserdisc giapponesi (in questo caso parliamo di Laserdisc) che in qualche modo siamo riusciti a rintracciare e addirittura a tradurne i sottotitoli in italiano, Ci troviamo spesso davanti a piccole produzioni, ma che hanno un fascino particolare che esige di essere scoperto, diffuso e vissuto sulla pelle di chi vuole esserne affascinato. Dopo le rarità che vi abbiamo presentato come Nighty Night, Scan Doll e Skyscraper Hunting, continuiamo con questo film del 1995 che racconta le vicende di due ragazzi la cui identità si muove ambiguamente per tutto il film, in una sorta di lungo sogno composto da episodi che si possono spiegare solamente in maniera rarefatta, una volta che ci si è svegliati, non ricordando bene i dettagli ma conservando nell’animo un forte sentimento di ciò che è avvenuto (ciò che si è visto sullo schermo in questo caso). Gli anni ’90 in Giappone, sono stati il decennio della disillusione dopo lo scoppio della bolla speculativa degli anni ’80. La disillusione da una promessa di benessere sfrenato alla portata di tutti. Il crollo degli status symbol, il crollo dei valori tradizionali, dove nemmeno il sesso (spinta vitale naturale dell’individuo umano) rimane come punto di riferimento. Lo scenario è quello dipinto anche da altri registi nipponici del periodo quali Tadashi Toyoda, Sabu o il più famoso Kitano, la cui filmografia vi invito a scoprire o riscoprire. Gli anni ’90 sono gli anni del vuoto, gli anni della riflessione su cosa si è perduto per non pensare a cosa ci sarà da aspettarsi, perchè il futuro ormai ce lo siamo mangiato. Tutto questo viene rappresentato in Angel’s Share tramite i rapporti umani disfunzionali degli attori della vicenda. In primis i due protagonisti, scelti come un Adamo ed Eva archetipi di un’umanità che non si rende conto nemmeno della propria identità, convinta di essere altro, che spera di essere altro. Affermano di essere angeli, ma fino alla fine non si capisce se lo siano veramente in quanto non danno alcuna prova di esserlo. Non compiono nessun miracolo, nemmeno riescono a cambiare le sorti dei propri “clienti”. Perchè dico “clienti”? Perchè questi ragazzi si presentano come una sorta di agenzia che regala benessere gratuitamente, con delle regole aziendali di cosa si può ottenere dal servizio, cosa non si può ottenere e quanto dura il servizio. Personalmente ritengo incredibilmente significativo che alla fine del già citato servizio, le vite dei “clienti” non migliorano, nè si può ricavare qualche morale, come se per la socetà nipponica non ci sia alcuna speranza, nemmeno cercando di essere altruisti, anche se maldestramente. La figura positiva è una sola, ed è la ragazza. La ragazza che è identificata nel film come un angelo e quindi il sacro nel film è da cercare nell’altruismo (un altruismo senza fini di lucro) anche se non serve a nulla. E’ sacro, inviolabile, da difendere, da trasmettere. C’è anche da menzionare che il film tocca argomenti non troppo leggeri come il lutto, l’isolamento sociale, la solitudine sentimentale e addirittura l’anzianità e il conseguente decadimento cognitivo, Tutte tematiche che sulla carta rappresentano un notevole peso emotivo il quale viene però alleggerito da un delicato e sapiente equilibrio sotteso da una buona redistribuzione di ciò che viene presentato ai nostri occhi sullo schermo. A livello di cast Angel’s Share funziona, abbiamo attori molto nella parte come Tomorowo Taguchi (il leggendario e onnipresente protagonista di Tetsuo) in ottima forma nei panni di un classico otaku disagiato e la leggiadra Kaho Minami che ha lavorato con registi come Nobuhiko Obayashi, Takashi Miike e Sogo Ishii durante la sua nutrita filmografia. Una visione consigliata se avete amato Tokyo Trash Baby e Bounce Ko Gals e un po’ Angeli Perduti questo è il film che fa per voi.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo