📺 🐵CZ094!!! ULTRA Q – EPISODIO 12 “HO VISTO UN UCCELLO” [sub ITA]

 

Una nave vichinga approda sulle costa di un villaggio marittimo e i nostri 3 amici indagano su come possa essere arrivato fino ai giorni nostri. Un piccolo uccellino diventa amico di un bambino e un altro uccello gigante sembra seminare il terrore nella zona.

 

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⚠️​ sottotitoli tradotti dal team di Cinema Zoo ⚠️​

 

 

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video / sottotitoli

 

Titolo originale: Tori o Mita
Anno: 1966 I Paese: Giappone
Regia: 
Attori: , ,

 

 

Ultra Q è una serie televisiva giapponese trasmessa dal 1966 al 1967. La versione tokusatsu della più celebre serie televisiva statunitense Ai Confini della Realtà. Si tratta della serie precedente a quello che sarebbe diventato il fenomeno Ultraman con le sue infinite declinazioni televisive, si può dire che il papà di Ultraman si chiami Ultra Q. Quello di cui parliamo in questa recensione è un episodio proprio strano rispetto al resto degli episodi della serie. Certo, “strano” è un termine buffo da utilizzare per una serie che fa della stranezza il proprio cavallo di battaglia, tuttavia sono presenti alcuni elementi in questo particolare episodio che mi hanno lasciato perplesso. Innanzitutto nella baia di un villaggio costiero appare una barca vichinga che ha come unico passeggero una specie di passero. Il passero in realtà è un animale preistorico che può trasformarsi in un rapace gigante a suo piacimento. Le ragioni che spiegano come sia possibile tutto questo non sono mai spiegate, nemmeno il capoccione scienziato che durante la serie riesce a spiegare l’inspiegabile, riesce a concludere nulla fuorchè un lapidario “non traiamo conclusioni affrettate in quanto non abbiamo i dati sufficienti per formulare ipotesi certe”. Altra questione strana, il nostro solito terzetto di protagonisti appare ad indagare nella barca vichinga così di botto senza che ci sia stata una sorta di bretella amichevole nel montaggio affinchè allo spettatore non risultasse troppo brusca la comparsa dei tre nell’episodio. Un’altra particolarità è che lo stacchetto di apertura con la mitica musica di introduzione dura meno della metà del solito e i credits sono stati inseriti alla fine dell’episodio anzichè all’inizio. In generale poi ha tutto poco senso, ma la storia è sicuramente godibile e piena di mistero e a tratti di tenerezza grazie alla storia d’amicizia che si instaura tra il solito bambino pestifero e il piccolo uccellino che per passare il tempo sventra polli e stazioni di polizia.  In appendice non posso non far notare le scene di devastazione della città che sono state prese “in prestito” (le stesse scene sono state prese “in prestito” in altri film) dal film Rodan – Il Mostro Alato e non mi sorprenderei se la struttura dell’uccello gigante alla fine dell’episodio non sia un riciclaggio dello stesso costume di Rodan.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo