Mentre viene trasferito via mare da una prigione a un’altra un terrorista riesce a scappare. Approderà su un’isola deserta dove – in una grande villa – vivono solo Angelica, una ragazzina di 9 anni, Beatrice, la sorella di 18, e la loro tata. Per Angelica la presenza dell’uomo è la realizzazione di un sogno: attendeva da tempo l’arrivo di un Principe Azzurro.

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Suggestivo, ipnotico, sospeso e afoso thriller sull’infanzia dannata, tra echi morbosi siegeliani e reminiscenze pirriane. Accarezzato dalle note di Luis Bacalov e impreziosito dalla fotografia di Giancarlo Ferrando, Leoni si conferma narratore sopraffino in un racconto agorafobico fatto di piccole silfidi, ragazzette in calore, inconsapevoli vittime sacrificali e chiude con un finale tanto crudele quanto surreale. Notevoli le divagazioni fiabesche della piccola Angelica, che danno un gusto destabilizzante e bizzarro. Inusuale e perfido al punto giusto.

Recensione da Il Davinotti