👊🐲 CICLO A COLPI DI SHAW: LE IMPLACABILI LAME DI RONDINE D’ORO

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Tigre Faccia di Giada, del clan delle Cinque Tigri, libera i due prigionieri Tigre Rossa e Tigre Blu, mentre vengono scortati al carcere da Chang Pu-Ching, il figlio del governatore. Scoprono che il loro capo, in attesa di essere giustiziato, è stato scortato agli uffici della magistratura della contea per una via secondaria. Decide quindi di prendere in ostaggio Chang Pu-Ching, lo conduce al Tempio Tsu Yun e concede cinque giorni di tempo al magistrato per decidersi a scambiare il loro capo con l’ostaggio. L’uomo di legge ha una sorella, Chang Hsuan-Yen (Cheng Pei-Pei) detta “Rondine d’Oro”, abilissima nelle arti marziali.

 

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Titolo originale: Da zui xia
Anno: 1966 I Paese: Hong Kong
Regia: King Hu
Attori: Cheng Pei-PeiYueh HuaChen Hung-Lieh

 

 

“Che senso ha pregare un buddha di terracotta quando un dio vivente come me può far avverare ogni tuo desiderio?”.
[Chen Hung Lieh a Cheng Pei-Pei]

Rondine d’Oro (Cheng Pei-Pei), figlia del governatore ed abile guerriera, deve liberare suo fratello Chang, caduto prigioniero della sanguinaria banda capeggiata da Tigre Faccia di Giada (Chen Hung Lieh) e da Tsu Kan (Li Yunzhong), Tigre Sorridente. In cambio della libertà del maestro Chang, il feroce Tigre Faccia di Giada e Tsu Kan pretendono la scarcerazione del proprio capo, condannato a morte: ma Rondine d’Oro non ha alcuna intenzione di assecondarne le richieste e, travestita da uomo, si reca nella tana del nemico alla ricerca di suo fratello. In suo aiuto accorre l’ubriacone Fan Ta Pei (Yueh Hua), Gatto Brillo, in realtà maestro di arti marziali in incognito in fuga dal monaco Liao Kung (Yang Chih-Ching)…
Come Drink with Me (titolo internazionale tradotto come Le implacabili lame di Rondine d’Oro dalla Avo Film, che ne ha distribuito la versione italiana in dvd), produzione Shaw Brothers interpretata dalla meravigliosa Cheng Pei-Pei (che sarà, molti anni più avanti, Volpe di Giada in La tigre e il dragone) e diretta da King Hu (A Touch of Zen), si segnala, prima che per le sue qualità formali e spettacolari, come il titolo che lancerà in tutto il mondo il genere wuxiapian, codificandone definitivamente quelle coordinate stilistiche che verranno poi esplorate più a fondo negli anni a venire: assieme al successivo (1967) Mantieni l’odio per la tua vendetta, diretto da Chang Cheh (che realizzerà anche nel 1968 Golden Swallow, il sequel di Come Drink with Me, sempre con Cheng Pei-Pei come protagonista), il film di King Hu contribuirà, infatti, a diffondere nei mercati europei ed americani il cinema di cappa e spada orientale (il primo wuxiapian in assoluto, in realtà, risale al 1928) e a decretarne lo strepitoso successo commerciale. Al di là della sua rilevanza storica, comunque, Come Drink with Me si rivela opera apprezzabile e godibile non soltanto per gli appassionati del genere: le movenze sinuose e scattanti della macchina da presa, il montaggio incalzante delle sequenze d’azione, la spettacolare ricostruzione scenografica ed il fascino dell’ambientazione, immersa nella vegetazione rigogliosa degli esterni naturali, infatti, incorniciano una canonica vicenda di inganni e vendette in un suggestivo crescendo di tensione, che condurrà, nonostante qualche squilibrio narrativo (lo script, infatti, trascura colpevolmente nella seconda parte del film proprio la protagonista principale per concentrarsi sulle imprese di Fan Ta Pei), fino al travolgente combattimento conclusivo. Imperdibili, infine, alcune esaltanti sequenze, dal combattimento nella locanda (“Da qui non uscirà viva”…) all’arrivo di Rondine d’Oro nel tempio, da Fan Ta Pei che succhia il veleno dalla ferita al petto di Rondine d’Oro alla provvidenziale entrata in campo dell’indiavolata eroina durante la battaglia finale e al duello tra Fan Ta Pei e Liao Kung, risolto in un bagno di sangue ai limiti del gore. Splendide l’ottima colonna sonora di Chow Lan-Ping e la magnifica fotografia curata da Tadashi Nishimoto (che si firma come Ho Lan-Shan), mentre nel cast compare, non accreditato, anche un giovanissimo (appena dodicenne) Jackie Chan. Da vedere rigorosamente nella versione originale in mandarino, con sottotitoli in italiano e un carretto di ravioli al vapore accanto alla poltrona…

Recensione da FilmTV