Michelle Yip, una poliziotta di Hong Kong, è un’esperta di Kung Fu; Michael Wong della sicurezza aerea è un un egoista felice e fortunato; Yamamoto è una persona tranquilla che sta per lasciare la Polizia di Tokyo per dedicare più tempo alla sua famiglia. I tre si trovano a dover fare squadra a causa di un dirottamente di un aereo che sta trasportando un malavitoso da Tokyo a Hong Kong…

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Caccia Spietata, pellicola del 1986 diretta da David Chung, racconta la storia di tre poliziotti di
Hong Kong, Michelle Yip, Michael Wong e Yamamoto, i quali riescono a sventare un dirottamento
aereo uccidendo i criminali, ma dovranno poi affrontare la spietata vendetta dei loro complici.
Il film di Chung, che si colloca nella scia del cinema d’azione di Hong Kong degli anni Ottanta,
riesce a creare la giusta ibridazione tra il film di arti marziali, il poliziesco e il revenge movie.
Il tema della vendetta viene presentato nel film come una spirale dalla quale è difficile uscire. Si
tratta di un gioco di azione-reazione dove la dicotomia tra il bene e il male risulta sfumata. La
giustizia pubblica, che dovrebbe essere incarnata dai poliziotti protagonisti, lascia spazio alla
giustizia privata degli esseri umani che stanno dietro al ruolo investigativo.
La pellicola presenta delle pregevoli coreografie di kung fu, che intrattengono lo spettatore per tutta
la durata del film. Le musiche, inoltre, creano sempre la giusta atmosfera, mentre un ritmo
incalzante mantiene alta l’attenzione.
Curiosa la parte finale del film, che mostra un elemento funebre che sembra quasi richiamare
l’inizio del noto cult degli spaghetti-western Django di Sergio Corbucci.
In conclusione, Caccia Spietata risulta essere un ottimo film di intrattenimento, apprezzabile sia
dagli appassionati internauti di Cinema Zoo che da comuni spettatori desiderosi di un buona
pellicola d’azione.

Scritto da Andrea Santoro