💥CICLO CHE CANNON-ATA!: L’ULTIMA VERGINE AMERICANA

 

Rick, David e Gary sono tre amici sempre a caccia di ragazze. Gary si innamora della coetanea Karen ma, indeciso se dichiararsi, perde tempo in altre avventure con gli amici e in dimostrazioni di virilità da caserma con i compagni di scuola.

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
ma è solamente incorporato e presente su un’altra piattaforma.

 

 

Titolo originale: The last american virgin
Anno: 1982 I Paese: U.S.A.
Regia: Boaz Davidson
Attori: Lawrence Monoson, Diane Franklin, Steve Antin
 

 

 

Un cult negli U.S.A. ma quasi totalmente sconosciuto qui da noi, l’ho scoperto e cercato per mesi in versione italiana e ieri finalmente l’ho visto…poteva anche essere migliore ma non mi dico certamente deluso!
Innanzitutto mescola, non proprio benissimo a dir la verità, due generi ben diversi tipici dei primi anni 80…la commedia rozza e sporcacciona che nasceva proprio in quegli anni con il fenomeno “Porky’s” (ma questo film essendo dello stesso anno probabilmente più che una derivazione è un “gemello sfortunato” come nel caso de “L’ululato” con “Un lupo mannaro americano a Londra”); abbiamo poi la spina dorsale del film che invece si fonda sulla commedia sentimentale tutt’altro che frivola ma che anzi tocca temi pesanti ed importanti.

Quello che mi stupisce è l’amarezza alla base di questa storia d’amore, il Cinema di genere ottantino ci ha abituati a risvolti rosa macchiati di ironia e al classico happy ending…in questo caso ragazzi ci rimarrete di stucco con l’amarissimo quanto realistico finale!
Tanto di cappello per la scelta di rendere finalmente tangibile e veritiero l’amore su cellulosa anche se questo forse andò a discapito degli incassi visto che il pubblico vuole la leggerezza da fruire.
La cosa che lascia perplessi è il fatto che una storia sentimentale di questo tipo sia stata accostata a sequenze puramente ignoranti come appartenenti ad un altro genere.
Ho detto ignoranti ma non per questo non divertenti in quanto ci sono delle parti davvero gustose e simpatiche come la festicciola iniziale a base di saccarina/cocaina, le piattole, la milf ispanica ecc…
Livelli erotici non indifferenti come nella già accennata sequenza con questa milf in cui si vede un pò di tutto (davvero da allupati), le tre galline della parte iniziale ma anche nudità da parte della protagonista.
Ecco qui la protagonista (che sarebbe teoricamente questa “Ultima vergine americana”) che è nientemeno che la bella acqua e sapone Diane Franklin, che vedremmo lo stesso anno nei panni della sorella incestuosa in “Amityville Possession”.
Attrice molto carina e devo dire anche piuttosto brava, diamogli pure il merito di mostrarsi nuda…ma nuda non solo fisicamente perché la sua componente umana e drammatica nel film è di tutto rispetto!
Anche il restante cast fa una bella figura nonostante siano praticamente degli sconosciuti, ho trovato piuttosto buona la figura dell’amico grassoccio ad esempio.

Altro grandissimo pregio di questa pellicola, per me già cult, è una grandiosa colonna sonora (molto conosciuta e che consiglio a tutti gli amanti della musica anni 80 di andarsi a cercare) che svaria da bellissime canzoni d’amore di cui ignoravo l’esistenza a pezzi modaioli e puramente da festa.
Forse sarà uno score onnipresente e un pò ripetitivo ma sempre meglio così che non ci sia o che faccia pietà…tra l’altro è simpatico vedere come hanno inserito intelligentemente le canzoni in modo che si abbinino costantemente alle situazioni.
Sentiremo più volte “Shake it up” dei The Cars quando siamo alle feste assieme a pezzi dei DEVO (di cui possiamo anche vedere un sosia che balla)o degli Oingo Boingo…mentre nelle situazioni mielose troviamo il pezzo portante “Keep on loving you” dei Speedwagon (fantastica) oltre che Phil Seymour, Journey, The Commodores.
Completano la carrellata pezzi gli U2, I Police, Human League, Sparks, Blondie, The Waitresses, Gleaming Spires e The Fortune……scusate ma quando un film mi spara pezzi così non posso non provare emozioni.

Insomma alla fine è un gran bel filmetto che non eccelle in nulla ma che anzi potrà far storcere il naso per questa ibridazione di generi agli antipodi che non accontenta nessuno in teoria ma che a me è piaciuto.
Sarebbe un film sufficiente ma l’amarezza della parte finale e questa colonna sonora mi spingono sino ad un meritato 7, se avessi ricordi d’infanzia probabilmente andrei oltre.

Recensione da Filmscoop