Ogni anno il maestro d’armi di Yin Ke Feng organizza il trasporto di 200 mila tael d’argento verso la capitale. Non più giovanissimo, con il suo Kung Fu non riesce più a combattere. Di fatto la refurtiva la vorrebbe prendere Chao Hong, capo dei ladri della tigre volante. Yi Lo incontra Yun Piao Piao e il suo fidanzato Siang Ding. Inizialmente si combattono l’un l’altro, in seguito uniranno le loro forze per sconfiggere Chao Hong.

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Datato 1969, Le invincibili spade delle tigri volanti, rappresenta una delle tante pellicole wuxia sopra le righe della Shaw Brothers, una casa di produzione di film di arti marziali molto attiva tra gli anni ’60 e ’80. Il film vede protagonisti due degli attori principali di queste pellicole, ovvero David Chiang e Ti Lung, mentre il regista è il prolifico Chang Cheh. Va però sottolineato, che qui di arti marziali non ce ne sono, in quanto tutti i combattimenti avvengono con lance e spade e mai con l’ uso del Kung-fu. La storia vede David Chiang nel ruolo di Yi Lo, un povero vagabondo ma abile guerriero, che viene accolto da un ricco signore nella sua magione. Costui, gli chiede di accompagnare il nipote, e i suoi soldati, nel viaggio verso la capitale per consegnare un grande carico di argento. Nel tragitto, dovranno affrontare una banda di spietati delinquenti determinati a rubare il carico, nel frattempo Yi Lo si innamora della moglie del nipote del ricco… Il film è simpatico, ma non ci si aspetti certo un lavoro simile alle recenti maestose e spettacolari produzioni asiatiche come La città proibita o La tigre e il dragone. Lo svolgimento è piuttosto grossolano e sempliciotto, con una recitazione approssimativa ed interminabili combattimenti, coi protagonisti agonizzanti che lottano imperterriti anche se ripetutamente feriti. Se piace il genere non è male, anche se tendo a preferire le pellicole successive al 1972, nelle quali si vedono le arti marziali vere, invece che questi scontri di spade con salti e balzi sovrumnai

Recensione da Amazon