Inventata una bomba che uccide per congelamento, John Mason ne nasconde la formula in un microfilm, cela il microfilm sotto la tempia della sua assistente, poi si ammazza. La ragazza va in California per consegnare la formula ad un generale americano, ma cade nel tranello tesole dal boss mafioso Pig che vuole vendere la bomba ad una nazione straniera. Un coraggioso poliziotto di colore libera la donna, scova Pig e distrugge il microfilm.

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Sorta di versione in tono minore del buon Black samurai di cui condivide l’assunto di base (la “freeze bomb”), il protagonista (il bravo Kelly, un po’ sottotono) e gli elementi di arti marziali, qui con tentativi di bruceploitation. Stupisce la partecipazione di due nomi noti di bondiana memoria, la ost è buona e la trama è vagamente più coerente della media dei film del regista ma un montaggio come al solito grezzo, scene action non sempre riuscite e sequenze di raccordo un po’ noiose non gli fanno superare più di una risicata sufficienza.

Recensione da Il Davinotti