Okoyama, 1935. Il timido Kiroku è innamorato della dolce Michiko ma cerca la via dei “veri uomini” entrando in una banda di teppisti che ripudia ogni svenevolezza. La rabbia lo porta a distinguersi nell’uso della forza e della prepotenza, in un Giappone che sta perdendo i propri punti di riferimento, ma l’amore per Michiko continua a tormentarlo.

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L’ambientazione è quella del Giappone anni ’30, periodo di grandi sconvolgimenti politici e ideologici che fu caratterizzato dall’affermazione di valori macisti e militareschi. Suzuki, grazie all’aiuto di Kaneto Shind? in sceneggiatura, si prende gioco dell’ambiente della gioventù dell’epoca mettendo in ridicolo gli estremismi e accentuando le assurdità ad essa legate. Il risultato è un film ben girato, intelligente e divertente nonostante qualche riempitivo e qualche momento in cui cala l’interesse. Sion Sono prenderà più che uno spunto da questa pellicola per il suo Love exposure.

Recensione da Il Davinotti