📺 🐵CZ080!!! ULTRA Q – EPISODIO 06 “CRESCI! PICCOLA TARTARUGA” [sub ITA]

 

In questo episodio un bambino dalla fervida fantasia alleva una piccola tartaruga affinchè lo porti in un regno fantastico sott’acqua abitato da una principessa. Una rapina messa a punto da due malviventi non sembra ostacolare i piani del ragazzo.

 

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⚠️​ sottotitoli tradotti dal team di Cinema Zoo ⚠️​

 

 

Titolo originale: Sodateyo! Kame
Anno: 1966 I Paese: Giappone
Regia: 
Attori: , ,

 

 

Ultra Q è una serie televisiva giapponese trasmessa dal 1966 al 1967. La versione tokusatsu della più celebre serie televisiva statunitense Ai Confini della Realtà. Si tratta della serie precedente a quello che sarebbe diventato il fenomeno Ultraman con le sue infinite declinazioni televisive, si può dire che il papà di Ultraman si chiami Ultra Q. In questa sesta puntata vediamo come indiscusso protagonista un bambino che ha problemi col mondo degli adulti. Nessun adulto lo prende sul serio e lui basa la sua esistenza vivendo un mondo di fantasia. Il metodo di comunicazione più frequentemente adottato con il reale, gretto, noioso mondo degli adulti è la bugia. Non perchè sia un bambino dispettoso, ma perchè la bugia è un modo per rimanere incollati al mondo dell’inventato, della fantasia. Però come la storia di Pierino che diceva “al lupo, al lupo!” anche al nostro piccolo protagonista capita di non essere creduto nemmeno quando dice la verità. Sarà poi una verità quella che racconta? E’ andato davvero nel regno sottomarino grazie alla sua tartaruga? La finezza di questo episodio è non farcelo capire troppo, non dare spiegazioni. Non c’è nemmeno la solita voce narrante, è semplicemente un episodio dedicato ad un target di audience molto specifico e si vede che in quel periodo ne rappresentava una larga parte. In questo episodio si perde un po’ il senso di minaccia e di mistero che permea tutta la serie in quanto non ci sono dei misteri da risolvere oppure un mostro da sconfiggere. Devo dire che questa “mancanza” per così dire, è sopperita brillantemente dal “viaggio” che si fa il bambino e l’utilizzo, da parte del comparto tecnico, di effetti speciali curiosi, a tratti lisergici. Buona visione.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo