LE VIZIOSE

 

Parigi. L’ex sacerdote Mathis Vogel scrive per una rivista pornografica. Un giorno, dopo aver assistito ad uno spettacolo erotico ambientato durante una messa nera, si convince che il pubblico e gli attori siano posseduti, comincia così ad ucciderli, ad uno ad uno, per esorcizzare i demoni all’interno dei loro corpi….

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
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Titolo originale: Exorcisme
Anno: 1975 I Paese: Belgio, Francia, Spagna
Regia: James Johnson (Jesús Franco)
Attori:  Lina RomayCatherine Lafferière, Lynn Monteil

 

 

Jess Franco ha un suo stile, nessuno lo mette in dubbio. Il problema è che si tratta di uno stile che troppo spesso vira inevitabilmente verso la peggior serie B. Basti vedere il tipo di fotografia scelta, la ripetitività delle scene, la bassa qualità generale delle scenografie. I suoi sono film dove l’erotismo è quasi sempre la componente preponderante, il voyeurismo la fa da padrone e la sceneggiatura riveste un’importanza secondaria. DEMONIAC, prodotto francese (il titolo originale è EXORCISME, o EXPERIENCES SEXUELLES AU CHATEAU DES JOUISSEUSES) del 1975, girato in Eastmancolor, è la quintessenza del cinema più povero di Jess Franco: la storia di un ex prete scrittore (interpretato dallo stesso regista) che diventa serial killer per punire la depravazione imperante in città. Affitta una stanza d’albergo di fronte alla finestra dove vivono due organizzatrici di false messe nere (una è la solita Lina Romay) e comincia a sequestrare belle donne per torturarle blandamente e poi ucciderle. Un soggetto ridotto all’osso (che prevede anche le poco convinte indagini della polizia), un esile pretesto per mostrare in continuazione donne nude in piedi, distese, legate e a testa in giù, che vengono frustate, minacciate col coltello, insultate da un James Franco attore che è forse l’unica vera nota positiva del film. Il suo personaggio sembra deviato davvero, ha l’occhio fisso del pazzo e si comporta da credibile maniaco. Però fare un thriller con così poche idee implica poi difetti gravi e sfruttare tanto intensamente l’esposizione di pelo pubico mette un po’ tristezza. Va bene, sarà anche un film malato, ma è proprio noioso.

Recensione da Il Davinotti