“CASA DELL’AMORE”… LA POLIZIA INTERVIENE

 

Tre archeologi (due ragazze e un ragazzo) alla ricerca di reperti archeologici in un sito perso nel verde scoprono che in un caseggiato lì nei pressi una setta rapisce le persone per sottoporle a misteriose messe nere in onore di Astaroth durante le quali si cerca di realizzare la profezia rivelata durante una seduta medianica.

 

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Titolo originale: “Casa dell’amore”…la polizia interviene
Anno: 1973 I Paese: Italia
Regia: Ralph Brown (Renato Polselli)
Attori: Tony MateraMirella RossiIolanda Mascitti
 

 

Quel che s’è riusciti a combinare con un film montato insieme a pezzi d’un altro film… Tre archeologi (due ragazze e un ragazzo) alla ricerca di reperti archeologici in un sito perso nel verde (quanto di meno credibile si potesse escogitare, per tre facce così) scoprono che in un caseggiato lì nei pressi una setta rapisce le persone per sottoporle a misteriose messe nere in onore di Astaroth durante le quali si cerca di realizzare la profezia rivelata durante una seduta medianica. I tre, utilizzando tutte le loro “apparecchiature per scoprire le cose dei morti” per “scoprire le porcate dei vivi”, scattano fotografie, infilano periscopi nelle finestre e ascoltano i deliranti discorsi degli occupanti della casa sperando di venderne l’esclusiva a qualcuno. Nel frattempo una bionda (Cardinali), che qualcosa della villa “maledetta” sa, cerca di informare la polizia, la quale ovviamente non le crede e si limita a raccogliere cadaveri su cadaveri senza immaginare chi possa essere il responsabile dell’eccidio. I tre ragazzi, al contrario, capiscono facilmente che sarà proprio lei una delle prossime vittime ma si dimostrano più interessati al loro scoop che alla poveretta (“Se interveniamo adesso potremmo salvarla”, propone una delle due giovani. “Non mi interessa, ha il seno piatto”, risponde lui sprezzante). I due diversi segmenti procedono quindi in parallelo, con una prevalenza di quello in cui i tre “archeologi” perdon tempo nel bosco vicino alla villa (una di loro si diletta persino con freccette e bersaglio) e si dividono per seguire le loro personalissime indagini. La parte “horror” del film, quella con la setta che si dedica a sacrifici umani, ha persino meno da offrire e si inserisce in un quadro che dire povero è un complimento e che trova il suo apice trash nel citatissimo finale, in cui due dei protagonisti si inseguono e si affrontano lanciandosi dietro scale, catene e qualsiasi altro oggetto trovino sulla strada, polli compresi (!). Qualche buono spunto conserva un certo fascino apparentabile alla nobile serie B di casa nostra (l’idea della macabra villa dove si respira profumo d’orchidea, per esempio), ma tutto ciò che ci gira intorno (e nonostante location nella periferia romana che a loro volta avrebbero qualcosa di buono da offrire) è talmente tirato via e montato approssimativamente che non si capisce proprio cosa salvare. Particolarmente deboli tutte le scene legate ai sacrifici, in cui più è evidente la drammatica ristrettezza del budget e che si legano ad altre tracce “gialle” mal sposate al resto. I pazienti sforzi di Polselli nel tentare di organizzare in qualche modo i diversi spunti sono lodevoli, ma il materiale di base è decisamente scadente e i miracoli non si posson fare…


MARCEL M.J. DAVINOTTI JR.