CRIMSON LOTUS [sub ITA]

 

Sakura e Kenzo sono moglie e marito. Entrambi pensano di poter vivere un matrimonio felice, nonostante lei non possa avere figli e lui non voglia rinunciare alla relazione con la sua amante, Yoko. Questa è la storia del loro rapporto, decisamente non convenzionale.

 

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Titolo originale: Gurenbana
Anno: 1993 I Paese: Giappone
Regia: Mamoru Watanabe
Attori: Kumiko AkiyoshiKôji YakushoKumiko TakedaSeiji Kurasaki
 

 

Pubblicato per la prima (e unica) volta in Italia nella benemerita collana Maki Collection, Crimson Lotus non è affatto un film erotico come ci suggerisce l’edizione di riferimento. E’ bensì un dramma molto intenso pieno di romanticismo e amarezza. Un classico film autunnale da guardare sotto le coperte con una bevanda calda e struggersi per i mali degli altri permettendo alla nostra mente di indagare le possibili vie del destino qualora nella vita si prendano strade sbagliate, sia che le scelte siano consapevoli, indotte, o largamente intraprese con coscienza. In questo film l’amore è quell’elemento dirottatore che sabota i percorsi più razionali e più ragionevoli. I personaggi di questo film sono tutti come barche che fluttuano vittime di una corrente che li porta alla deriva, non si capisce dove, non è dato comprenderne la direzione, c’è solo un orizzonte indefinito molto lontano che però non promette nulla di buono. Come da tradizione per i film giapponesi, l’elemento destino non è solo dettato dalle proprie caratteristiche personali, ma anche da quello che sono le convenzioni sociali che vengono spesso considerate alla stregua del “sacro” e dell’ “inderogabile” dal popolo giapponese. Crimson Lotus è un film assai delicato diretto da Mamoru Watanabe che iniziò la sua corriera nel lontano 1965 con il boom dei pinku eiga (film erotici) diventandone a tutti gli effetti un pioniere tanto da essere annoverato tra “I tre pilastri del pink” assieme ai registi Genji Nakamura e Banmei Takahashi. Nella sua vita diresse 210 film fino agli anni 2000, lasciandoci in eredità questo film che nella sua drammaticità così efferata può colpire quanto un drammatico di Kitano dello stesso periodo.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo