L’URLO DI CHEN TERRORIZZA TUTTI I CONTINENTI

 

La trama è incentrata su un condannato che si trova nel braccio della morte per aver ucciso molte persone e aver nascosto una gran quantità di bottino in qualche posto. In molti cercano di farlo uscire di galera per svariati motivi: fra di loro la passionale figlia di un capo della polizia, un abile e solitario spadaccino, un giovane rivale e una banda di predoni alla ricerca del tesoro. Ognuno di loro ha una sua personale motivazione, siano queste mosse da sentimenti di vendetta o di semplice avidità.

 

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Titolo originale: Wan li xiong feng
Anno: 1971 I Paese:Taiwan
Regia: Ting Wu Hsiung
Attori: , ,

 

 

Più conosciuto col titolo di RIDER OF REVENGE, ovviamente il film non ha nessun riferimento con quello con Bruce Lee e Chuck Norris, al quale è antecedente, come può far pensare il titolo italiano. Il cast non è male e vede tra i protagonisti Polly Kuan, qui chiamata con lo pesudonimo di Shangguang Lingfeng, Tieng Peng e Han Hsieh. I loro nomi non diranno molto in quanto sono tutti inattivi da parecchio tempo, ma tra gli anni ’60 e i primi ’80 sono stati protagonisti di innumerevoli film di arti marziali tra cui 18 BROZENMEN, RETURN OF 18 BROZENMEN, SHAOLIN DEATH SQUAD, THE SWORD IDENTIYI, THE DRAGON INN e altri. Il genere è quello delle produzioni della SHAW BROTHERS anche se un po’ più poveri. La storia vede uno spietato criminale che sta per essere condannato a morte, venire fatto evadere dagli uomini di un altro delinquente che vuole impossessarsi del tesoro del condananto. Sulle sue tracce però, si mettono altri tre personaggi tutti abili combattenti. Questi sono la giovane figlia del capo della polizia che vuole far tornare in carcere il malvivente, un guerriero che vuole anche lui impossessarsi del tesoro per donarlo ai suoi concittadini ridotti in estrema povertà e un altro combattente che ha giurtao all’ anziana madre del criminale di farle rivedere il figlio un’ ultima volta. Lo scontro tra le opposte fazioni sarà durissimo… In realtà non bisogna aspettarsi molte arti marziali, del resto il film è del 1971 quando ancora predominavano i combattimenti di spada e non di Kung-Fu. Quindi è abbastanza diverso anche come genere dai film di Bruce Lee inoltre gli effetti speciali, che erano sicuramente spettacolari per il tempo, visti oggi sono quasi umoristici. Insomma non molto interessante, comunque la storia è ben sviluppata, gli attori discreti e il ritmo elevato quindi si guarda bene senza annoiarsi. Certo siamo lontani anni luce dalla spettacolarità dei film diretti o coereografati da Liu Chia-Liang. Passabile e niente di più, poco adatto il doppiaggio

Il nome vero è Polly Kuan, una delle attrici più attive nel genere che è stata citata anche nel documentario TOP FIGHTER del 1996 riguardante appunto il cinema delle arti marziali. Il suo ultimo film risale ai primi anni ’80

Recensione da FilmTV