B-movie avventuroso che mescola splatter, action e mistero…mi ha ricordato a tratti “La mano assassina” (ma in questo caso il film è migliore) ma sopratutto i prodotti italoamericani anni 80 di Antonio Margheriti.
Di horror però ce ne davvero poco e gli effetti speciali sono rozzi e minimali…
Il film mi è sembrato più che altro una scusa per sferrare un’aspra critica al neo-imperialismo statunitense nel Sud Est Asiatico (che vale anche per il Sud e Centro America o al giorno d’oggi per il Medio Oriente) con moltissime scene di rivolte e proteste dei locali contro la presenza militare statunitense nel territorio.
Il film scorre floscio in una linea piatta che si scuote ciclicamente con delle sequenze action di cui non mi è fregato nulla…dovevano dare ben più spazio alla maledizione ed invece dopo un inizio decente si sconfina nella retorica e nella noia.
Scritto con i piedi e diretto con il cùlo…ma c’è di peggio…
il cast non è proprio malvagio ma il doppiaggio fa pietà, potrebbe essere interessante per la presenza da co-protagonista di R. Lee Ermey (il maggiore istruttore in “Full Metal Jacket”).