L’ALIENO

In città si susseguono efferati omicidi dopo la fuga da un ospedale di una persona che sembrava moribonda. Il poliziotto incaricato dell’indagine è Tom Beck. Gli si affianca un agente federale, Lloyd Gallagher, che sembra avere le idee chiare su “cosa” cercare. Lloyd è in realtà un alieno, come l’entità, proveniente da chissà quale galassia, che si insinua negli individui rendendoli spietati delinquenti.

 

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Titolo originale: The Hidden
Anno: 1987 I Paese: U.S.A.
Regia: Jack Sholder
Attori: Michael Nouri, Kyle MacLachlan

 

L’ Alieno conosciuto internazionalmente con il senz’ altro più indicato The Hidden (Il Nascosto) è un action sci-fi molto curato e adrenalinico che funziona sotto molti punti di vista, dalle scene di azione veramente spettacolari, alla sceneggiatura dinamica e creativa. Un film che non può mancare nella vostra lista di film da vedere, anche perchè si tratta di un mio piccolo culto personale. Diretto magistralmente da Jack Sholder ( suoi ache Nightmare 2 – La Rivincita e Nel Buio Da Soli) questo film è un ricettacolo di brillanti intuizioni cinematografiche che fanno il paio con il sotto testo psicologico della vicenda. Se film come Destinazione.. Terra! e Il Vampiro del Pianeta Rosso hanno lanciato la tematica della “possessione aliena” questo film, si discosta dai suoi nonni sia in una chiave visiva aggiungendo un po’ di Cronemberg (la possessione dentro e fuori dalla carne oltre che della mente) e sia su un piano più piscologico. Non da sottovalutare il tema del continuo conflitto / caccia / ricerca dell’ altro sè stesso (cioè la parte dentro di noi che non vogliamo e che reputiamo “peggiore”), in quanto diverso da noi, in quanto nemico. Lo si intuisce da come è messo in scena il rapporto dualistico tra Gallagher e la sua nemesi, inteso come dualismo della moneta, due facce su uno stesso supporto. Presentano infatti entrambi caratteristiche simili, come la scarsa adattabilità al luogo che li circonda, l’ ossessiva ricerca di qualcosa, fisicamente entrambi non sono facilmente abbattibili, (inizio spoler) tutti e due hanno la facoltà di trasferirsi da un corpo ad un’ altro (fine spoler). Il finale un po’ buonista in realtà chiude il circuito karmico del dramma familiare di Gallagher nonostante non siano chiarissime le dinamiche di come vada veramente a finire. Questo film molto ben fatto è a mio avviso eccessivamente sottovalutato, andrebbe riscoperto perchè sempre molto attuale, raccontandoci che alla fine lo straniero siamo noi stessi

Scritto da Il Guardiano dello Zoo