Un gruppo di giovani ragazzi è perseguitato da strani avvenimenti. Una delle ragazze, Ai Fukami (Mayuka Suzuki), sparisce assieme al suo amante. I due verranno ritrovati in condizioni terribili. Gli altri ragazzi si renderanno sempre più conto che un’ inquietante destino li accomuna. 

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Partiamo già male. Ho visto un film che si chiama “L’Armadietto” (The Locker), anzichè “Il Fantasma di Shibuya” (famoso quartiere di Tokyo), come si sarebbe dovuto chiamare dato il titolo originale. (Shibuya Kaidan). Va bene che in italiano suona più ridicolo. ma pensateci bene… Anche in inglese non mi pare una scelta proprio vincente… Già queste cose mi fanno venire il latte alle ginocchia, poi se non bastasse questo alla fine della visione mi sono chiesto: “cosa ho visto?”. Una vicenda sovrannaturale legata alla leggenda metropolitana dei bambini abbandonati nell’ armadietto della metropolitana di Shibuya: a voi può far paura un argomento del genere? A me sinceramente no. Il film si regge sul nulla, è scritto male e le uniche scene che si suppone facciano paura sono totalmente rubate dai j-horror di punta che hanno reso famoso il genere a livello internazionale, ovvero Ju-On (tradotto: The Grudge) e Ringu (tradotto: The Ring). E’ palese che la figura spettrale sia una versione baby di Sadako / Kayako, lo si vede dalle movenze e c’è addirittura la famosa inquadratura dell’ occhio, copiata pari pari. Gli attori sono dei principianti e la loro recitazione molto piatta mi fa intendere che neanche il regista Kei Horie è stato in grado di ottenere il meglio da loro giacchè egli stesso ha uno stile di regia piatto e dozzinale. Consiglio questo film solamente a coloro che si spaventano molto facilmente e si divertono ad ascoltare discorsi inconcludenti, da teenagers, tra una scena thrilling e un’ altra. Non penso proprio che mi impegnerò a visionare il sequel. Tempo sprecato.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo