CASA PRIVATA PER LE SS

Al generale delle SS Hans Schellenberg (Gabriele Carrara) viene ordinato di istituire un bordello invitando in licenza alcuni gerarchi nazisti su cui si nutrono sospetti cospirazionisti, al fine di sviscerare le loro trame spingendoli a confessare sotto le lenzuolo.

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Titolo originale: Casa Privata per le SS
Anno: 1977 I Paese: Italia
Regia:  Bruno Mattei (come Jordan B. Matthews)
Attori: Gabriele CarraraMarina DauniaMacha Magall 
 

Saloon Kitty di Tinto Brass, Salò o le 120 Giornate di Sodoma di Pasolini, ma anche Ilsa La Belva delle SS furono alcune seminali pellicole che diedero il “La” a quello che nel cinema italiano viene definito Nazi Erotico (o più comunemente Nazisploitation), ovvero una variante del Sexploitation in salsa nazista. La palla la coglie al balzo Bruno Mattei che con questa pellicola si approccia per la prima volta al cinema estremo (al massimo si era preso qualche libertà con Emanuelle e Francoise – Le Sorelline). Il mercato chiede turpi nazisti e sesso e un bravo mestierante come Mattei non se lo fa ripetere due volte. Assieme a Giacinto Bonacquisti scrive la sceneggiatura di due film da girare in accoppiata, usando stesse location e stesso cast, vero e proprio modus operandi di Mattei che porterà avanti per tutta la sua lunga carriera. I due film sono Casa Privata per le SS e KZ9 Lager di Sterminio. Casa Privata detiene il primato di essere lo starter del sottogenere, vero e proprio remake di Saloon Kitty, ne ricalca pari pari il soggetto e aggiunge particolari cruenti e morbosi, per soddisfare la pancia del popolo che vuole, come si diceva una volta “bassa macelleria“. Il risultato più che agghiacciare o scandalizzare scatena ilarità nel suo generale clima farsesco, gli attori si prendono molto poco sul serio e la recitazione è spesso tirata via. Rimanendo sul cast, si segnala un Gabriele Carrara fulminato sulla via di Damasco che ci regala un’ interpretazione ostentatamente teatrale (celebre la sua battuta che vale tutto il film “Baciatemi il Fuhrer !” riferendosi al suo membro) che risulta poco credibile e che però è in perfetta sintonia con la follia generale che trasmette il film (sicuramente molto migliore la sua performance in KZ9 Lager di Sterminio). Altri interpreti da segnalare sono la bella Marina Daunia con una castigatissima cicatrice sul volto, una anonima e irriconoscibile Ilona Staller, Macha Magall che potrebbe dare molto di più e il caratterista Ivano Straccioli. Rimane un film importante unicamente per il suo valore trash e storico in quanto exploitation nostrano, ma per il resto non si può negare che sia un film molto tirato via, girato in due settimane di cui Bruno Mattei stesso è totalmente disinnamorato, arrivando a dichiarare nelle sue interviste che si tratta di uno dei suoi film più brutti. E se lo dice lui…