VIOLENT SHIT [sub ITA]

 

Karl (Andreas Schnaas) ha avuto un’infanzia difficile e delirante che lo porterà a trucidare la madre, crimine per il quale verrà arrestato. Trascorsi diversi anni, ormai adulto, fugge da un furgone della polizia: da qui in poi avrà inizio una strage senza limiti.

 

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Titolo originale: Violent Shit
Anno: 1989 I Paese: Germania
Regia: Andreas Schnaas
Attori: Andreas SchnaasGabi BäznerWolfgang Hinz 
 
 

 

Andreas Schnaas, nativo di Amburgo, classe 1968, diventa, grazie a questo film e ai suoi due seguiti, un regista noto a livello internazionale come uno degli esponenti di punta della cinematografia splatter teutonica, al fianco del più introspettivo Jorg Buttgereit e di Olaf Ittenbach. Girato con una videocamera a mano VHS-C, Violent Shit presenta una serie di effetti speciali estremamente grezzi, curati dallo stesso Schnaas, ed un cast assolutamente amatoriale, formato da un manipolo di amici del regista. Dopo la comparsa del titolo del film, realizzato con dei caratteri degni del più sgangherato Commodore 64 (probabilmente molti degli effetti digitali sono quelli inclusi nella stessa videocamera), facciamo subito la conoscenza del piccolo Karl, intento a giocare a palla, per poi trucidare la madre. Il folle, dopo essere fuggito dalla polizia e aver ucciso gli agenti, si aggirerà per i boschi con un’andatura talmente assurda e goffa che sarà impossibile non far strappare una risata allo spettatore (ci si chiede come lo stesso attore che interpreta il maniaco, cioè Schnaas, sia riuscito a rimanere serio). Gli omicidi sono molto fantasiosi e la camera si sofferma a lungo sui particolari raccapriccianti, caratterizzati dal sangue di un improbabile rosso/fuxia che sgorga a fiumi, da arti e tronchi mutilati, tramite pompe sistemate alla meglio. C’è spazio per flagelli di ogni tipo, compresa un’evirazione e una deturpazione vaginale, pratiche particolarmente ricorrenti nella filmografia di Schnaas, anche nei suoi lavori più attuali (un esempio è la scena della doccia in Nikos the Impaler).

Un’altra sequenza forte degna di nota, è quella in cui Karl assale due poveri malcapitati, segando letteralmente in due uno di loro con l’ausilio di un decespugliatore. Ma il regista non si ferma qui con le assurdità. Durante un flash back il nostro protagonista, ancora bambino, avrà modo di imbattersi in Lucifero (in realtà un ridicolo fantoccio fumante), e durante il suo girovagare senza meta per la boscaglia si troverà di fronte a Gesù Cristo in persona: non si capisce bene se sia una visione o meno, fatto sta che squarta anche lui, e dopo avergli aperto il ventre gli si infila dentro mandando a quel paese ogni idea plausibile sulle proporzioni anatomiche. Poco dopo il corpulento assassino va in putrefazione, non chiedetevi il perché, e apparentemente moribondo compie il miracolo della natura, ossia partorisce!

Il film si congeda così, con i titoli di coda accompagnati da un allegro pezzo jazz, lasciandoci in attesa, chi più chi meno, di un sequel, che arriverà tre anni dopo, nel 1992. Violent Shit rappresenta probabilmente, nella lista dei film peggio realizzati, quello che ha riscosso il maggior successo. L’opera (per modo di dire) in questione vanta infatti numerose edizioni in DVD e VHS, e può contare su una grande notorietà nel circuito underground e nelle riviste e pubblicazioni di cinema di genere. Andreas Schnaas schiaccia l’acceleratore sulla sua fantasia morbosa e unisce gore estremo e scene al limite del pornografico, amplificando tutto ciò che la censura non avrebbe il minimo dubbio di mandare al rogo. Non guardate Violent Shit aspettandovi di vedere un film normale perchè non lo è: il commento che sorge spontaneo durante la sua visione è del tipo:Lo avrei potuto fare anche io nel giardino di casa mia con un pò di amici, cartapesta e un frullato di amarene, ma il punto è che Andreas Schnaas lo ha fatto! Ha impresso su nastro magnetico quello che aveva in mente, fregandosene di come sarebbe stato accolto. A tutt’oggi si cimenta in pellicole che sebbene abbiano ormai poco di amatoriale, seguono la sua impronta grossolana, non importa il budget, le location all’estero, i mezzi tecnici a disposizione, lui rimane sempre lo stesso, il regista di Violent Shit, e a molti, compreso il sottoscritto, piace così.Curiosità: Il regista ama recitare nei suoi stessi film, oltre ad interpretare Karl ‘The Butcher’ nella trilogia dei Violent Shit, interpreta Nikos in Nikos the Impaler, oltre a parti più o meno minori nelle restanti opere. Uno dei suoi ultimi film, Demonium, è inoltre interamente girato in Italia. Schnaas è un grande fan degli horror di Lucio Fulci.”

Recensione da Splattercontainer