OUTSIDER [sub ITA]

 

Un adolescente, figlio di un ufficiale dell’esercito, si trasferisce con la sua famiglia a Lubiana nell’autunno del 1979. Nel nuovo ambiente si innamorerà, farà amicizia e scoprirà il mondo del punk rock.

 

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Titolo originale: Outsider
Anno: 1997 I Paese: Yugoslavia
Regia: Andrej Kosak
Attori: Demeter Bitenc, Miranda Caharija, Nina Ivanic
 

 

Andrej Kosak non è un regista prolifico, nella sua carriera ha diretto 5 film aventi due caratteristiche di nostro interesse: la prima è che sono purtroppo inediti in Italia e la seconda è che hanno un carattere controverso come facilmente può esserlo quello dell’autore. Outsider è la prima opera scritta e diretta da Kosak ed è un ottimo esordio perchè Outsider è un film che lascia veramente qualcosa in bocca, per lo più l’amaro e la rabbia. Ha la capacità di esprimere i sentimenti del popolo yugoslavo sia nel contesto storico di ambientazione, sia in quello di esordio nei cinema, ovvero nel 1997. A quel tempo la guerra in Bosnia ed Erzegovina era finita da poco e il popolo yugoslavo aveva subito un grave lutto, un lutto così forte da poter provocare una guerra, espresso nel film come un doppio lutto, il lutto dell’autorità e del padre (un dualismo che facilmente si può interpretare come un’ unica figura). Il protagonista ha un rapporto difficile col padre autoritario e diventa punk perchè spaesato e frustrato da tutto quello che gli circonda, trova nel movimento punk uno spiraglio di vita, assieme ai suoi nuovi amici. Outsider è un film figlio del suo tempo, immerso in una tragedia storica che dipinge una tragedia personale come allegoria per immergerci in quel senso di impotenza e frustrazione di cui l’animo è capace di impregnarsi, una volta che il mondo che ci circonda ci lascia la mano, non sostiene con noi la corda a cui siamo aggrappati, ci delude profondamente. L’anno in cui è ambientato il film è quello della morte di Tito e come a interrogarsi su cosa sarebbe accaduto, che cosa avrebbe portato il nuovo, il movimento punk funge da grande punto interrogativo rappresentando i giovani, il nuovo, l’assenza di potere, l’anarchia. Ma gli uomini con il dolore nel loro petto sembrano semplicemente andare allo sbando. Questo è ciò che successe dopo la morte di Tito nel paese dilaniato e diviso che è ricordato col nome di Yugoslavia. A tratti poetico e maledettamente crudo, Outsider racconta quegli anni. Dategli una possibilità.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo