CATERPILLAR

Un mostro a forma di bruco e una faccia orribile vagano per le strade del Giappone, influenzando la vita di diverse persone che sembrano essere interconnesse.

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Lingua: NO DIALOGHI

Titolo originale: Kyatapira
Anno: 1988 I Paese: Giappone
Regia: Shozin Fukui
Attori: Eiko KogureMiu NaritaKatsumi Nishiyama
 

È l’anno 1988 e Shozin Fukui continua a personalizzare il suo stile – che negli anni a seguire troverà la sua perfetta consacrazione con 964 Pinocchio e Rubber’s Lover – dirigendo un mediometraggio di 32 minuti chiamato Caterpillar, un prodotto sperimentale cyberpunk che porta lo spettatore all’interno di un contesto confusionario e disorientante. Seppur non possiamo parlare di una vera e propria trama, il corto segue la figura di un mostro, a forma di bruco e con una faccia orribile che vaga per le strade del Giappone influenzando la vita di diverse persone che in qualche modo, sembrano essere interconnesse. Niente di più. Impossibile non sottolineare quanto Caterpillar ricordi moltissimo le prime opere del regista Shinya Tsukamoto, in particolare Le Avventure Del Ragazzo del Palo Elettrico e Tetsuo, autore con il quale Fukui ha avuto modo di lavorare nello stesso periodo. Nonostante la incredibile somiglianza, che più avanti ispirerà anche diversi registi come Yoshihiro Nishimura per il suo Anatomia Extinction, il mediometraggio riesce a distinguersi per la sua follia autoriale e per il lavoro eccezionale del sound design, elemento che, durante la visione, diventerà sempre più importante. Un’esperienza priva di senso, dove le immagini e il sonoro diventano i veri protagonisti. Un’opera strettamente personale, ma che verso la parte finale riserva la sua straordinaria follia e incomprensione. Dunque un prodotto audiovisivo importante e che precede una filmografia decisamente più matura, ma che guarda al passato con profondo rispetto e ammirazione.

Scritto da Simone Martinelli