IL CAMERAMAN E L’ASSASSINO

 

Colto e allegro, Benoît è un omicida periodico dedito all’eliminazione di “pesci piccoli” (vecchi, pensionati, donne sole). Una piccola troupe lo segue e filma i suoi delitti. Delitto dopo delitto (16 in tutto), la distanza tra l’assassino e chi lo filma diminuisce fino ad annullarsi.

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
ma è solamente incorporato e presente su un’altra piattaforma.

 

 

Titolo originale: C’est arrivé près de chez vous
Anno: 1992 I Paese: Belgio
Regia: Rémy BelvauxAndré Bonzel, Benoît Poelvoorde
Attori:  Benoît PoelvoordeJacqueline Poelvoorde-PappaertNelly Pappaert 
 

 

 

C’est arrivé près de chez vous è un film franco-belga del 1992 del quale probabilmente non avrete sentito parlare. Girato in bianco e nero, uscisse adesso sarebbe catalogato in fretta e furia come un found footage, togliendogli molto, tutto il suo fascino e il suo valore.

I tre autori che si nascondono dietro a questo film rispondono al nome di Rémy Belvaux, André Bonzel e  Benoît Poelvoorde (che è anche l’attore protagonista). La storia è semplice: una troupe sta girando un documentario su Ben, professione assassino, seguendolo giorno per giorno e riprendendo i suoi delitti, le sue malefatte ma anche le sue abitudini più normali e la sua vita privata. Tra un accoltellamento, un’esecuzione e uno strangolamento, Ben si lascerà andare a ruota libera in confessioni e riflessioni sul mondo, sulla società in cui vive, sul significato del suo “lavoro” e sugli argomenti più disparati. Quello che verrà fuori sarà un accurato dipinto della filosofia dell’assassino.

Il cameraman e l’assassino (questo il titolo italiano) è un film che si presenta a noi indossando una maschera da film pulp, con violenza e linguaggio crudo messi in primo piano senza filtri. In realtà dietro c’è molto di più, c’è una riflessione profonda sul significato della vita (e della morte, ça va sans dire), sui media e sul loro uso distorto ma soprattutto sul cinema, sul suo potere e sulle sue debolezze.

Rémy Belvaux è morto suicida nel 2006.

André Bonzel non ha più diretto film.

Benoît Poelvoorde è diventato un attore di successo.

Recensione di Steiner [Gli Sbandati]