UNA NUBE DI TERRORE

 

Alcune banche vengono misteriosamente rapinate senza che il malvivente, o i malviventi, abbiano lasciato alcuna prova dietro di sè. In alcuni casi la metodologia della rapina risulta addirittura essere inaccettabile alla logica umana. Un inseguimento pieno di insidie porta il detective Okamoto (Tatsuya Mihashi) nei pressi di una casa isolata, dove una bellissima donna si esercita in una sessione di danza teatrale. Nonostante i fatti non dimostrino nessun coinvolgimento tra la donna e le rapine in banca il detective Okamoto si ostina su questa pista con buoni risultati. Effettivamente le rapine sono state commesse per aiutare economicamente la giovane donna. Il criminale è un uomo che è stato sottoposto ad un pericolosissimo esperimento dopo il quale egli ha guadagnato la possibilità di trasformare il proprio corpo in sostanza gassosa.

 

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Titolo originale: Gasu ningen dai 1 gô
Anno: 1960 I Paese: Giappone
Regia: Ishirô Honda
Attori:Tatsuya MihashiKaoru YachigusaYoshio Tsuchiya
 

 

 

Contrariamente a come suggerisce il titolo italiano, Una Nube di Terrore non è un film che incute terrore. Banche saccheggiate e polizia impegnata in indagini senza sosta mi spingerebbero a collocare la vicenda più sul genere “poliziesco” ma indubbiamente il film si regge sull’elemento fantastico dell’ “uomo gas” (come dal titolo originale Gasu Ningen suona come il “gas umano”). Ishirô Honda  è un leggendario regista conosciuto per le sue innumerevoli pellicole sci-fi di grande effetto come I Misteriani, Latitudine Zero, Gli uomini H e molti altri come il primo, tuttavia la sua grande celebrità è merito della sua infinita filmografia nel genere Kaiju (quello con i mostri giganti per intenderci), è lui infatti il padre di Godzilla e di tutto quell’arcipelago di creature mitiche che tutti amiamo. Il film preso in oggetto da questa recensione è un film più tendente al noir estremamente garbato e di impostazione classica (essendo un film del 1960), che unisce come dicevo prima, gli elementi del poliziesco a quelli della fantascienza tanto cara a Honda. La bellezza di questo film è di non elargire facili giudizi morali sulle azioni di questo o quel personaggio, ma è più che altro il dipinto di una vicenda se vogliamo drammatica, tratteggiata in una forma estremamente formale e attenta all’estetica.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo