LIKE A DRAGON [sub ITA]

 

Kiryu Kazuma (Kitamura Kazuki) ex Yakuza, che è stato recentemente liberato dal carcere dopo una lunga detenzione. Lungo il percorso incontra Haruka ( “Natsuo”), una ragazza in difficoltà, che sta cercando di trovare la madre (una ex hostess club). Purtroppo i problemi di Kiryu lentamente ritornano ed è perseguito da un ex socio, con la mazza da baseball Majima Goro (Goro Kishitani) che ha rancore verso Kiryu

 

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PRIMA PARTE

 

SECONDA PARTE

 

Titolo originale: Ryû ga gotoku: Gekijô-ban
Anno: 2007 I Paese: Giappone
Regia: Takashi Miike
Attori: Kazuki KitamuraGorô KishitaniShun Shioya
 

 

 

Inizio subito col dire che questo è un film ispirato al videogioco “Yakuza” di cui non so nulla. Dagli anni ’80 in poi con il boom dei videogiochi (e la parallela diffusione del mecha-design versatile a cambiare sempre la forma del prodotto venduto), le compagnie giapponesi che più vedevano a lunga gittata investirono i loro soldi nel creare una specie di trittico dell’ entertainment unendo manga, anime e videogiochi come se fossero un unico media. I giapponesi al contrario di noi, sono quindi da anni e anni abituati a vedere i propri beniamini saltare da una parte all’ altra della realtà tra modellini in plastica, modellini in vinile, cartelloni pubblicitari, videogiochi, cosplay, magazines, anime, fumetti, serie televisive e anche, come in questo caso, sale cinematografiche. Takashi Miike è stato chiamato a proporre su schermo un film con attori in carne ed ossa che rappresentasse il mondo del videogame. L’ impressione generale è chiara: chi conosce il gioco è sicuramente avvantaggiato e potrà capire i vari background dei molti personaggi in azione durante il film. Chi invece non conosce il videogame dovrà accontentarsi di assistere inerme ad una confusione generale di vicende apparentemente scollegate tra di loro che non si intrecciano nemmeno più di tanto a dire la verità, al contrario di come vediamo invece nel cinema del regista SABU. Come si fa quindi a farsi piacere un film del genere? Beh si lascia tutto in mano a zio Miike e ci si siede tranquillamente in poltrona, godendosi uno spettacolo pirotecnico che solo lui oggi giorno sa mettere inpiedi. Ormai il quartiere di Shinjuku e in particolare la zona di Kabuki-cho è casa di Miike, ci ha girato decine e decine di film e far scorrazzare yakuza con mazze da baseball è come bere un bicchiere d’acqua per lui. Miike provvede a fornire anche una buona dose del suo trademark più efficace, ovvero una violenza terribile ammorbidita istantaneamente dal suo caratteristico umorismo nero. Oltre a questo Miike ci fornisce un cast veramente d’ eccezione (personalmente un po’ sprecato per un film basato su un videogame) con una carrellata di facce che gli amanti del cinema pulp nipponico non possono non riconoscere. Tutti fanno bene la propria parte anche se il protagonista Kazuki Kitamura appare molto ingessato, ma forse è il personaggio che richiede così. Non è sicuramente un personaggio carismatico come la sua nemesi, lo yakuza stravagante di turno Gorô Kishitani che gli ruba la scena ma che non potrà mai competere con il Kakihara (Tadanobu Asano) di Ichi The Killer o il Crazy Papillon (Shin’ichi Tsutsumi) di The Mole Song: Undercover Agent Reiji. Se siete fan di Takashi Miike a prescindere tanto che avete un suo santino sul comodino e vi siete ripromessi come dei pazzi di guardarvi ogni suo film guardate questo film per completezza, se siete fan del videogame allora spero che possiate commentare qui sotto un vostro parere, se siete fan di Takashi Miike + yakuza movie allora vi consiglio altre pellicole, puntate a quelle con l’ attore Riki Takeuchi, se siete solamente curiosi allora guardate questo film unicamente come se fosse un action movie senza badare troppo alla trama. il divertimento non-stop non mancherà di certo. Tutti i personaggi devono compiere una loro “missione” come in un videogame perlappunto, non ci sono filosofie nascoste e Miike si guarda bene dal promulgare morali se non forse alla fine del film quando ci sarà chi raccoglierà i soldi che piovono dal cielo, e chi invece non lo farà affatto.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo