SATAN’S SADISTS

Una banda di loschi mototeppisti chiamata “Satan” si aggira per le highway desertiche della California, bastardi senza dignità e scrupoli, vivono alla giornata commettendo piccoli furti e omicidi. Dopo aver violentato e derubato una coppietta, spingono i malcapitati giù da un dirupo assieme alla loro stessa automobile. Rapinano una tavola calda situata presso una pompa di benzina e fanno fare una brutta fine ad un poliziotto (Scott Brady) e sua moglie. Johnny (Gary Kent) e la cameriera Tracy (Jaqueline Cole) riescono a fuggire, freddando due motociclisti, la caccia nel deserto roccioso si apre perché Angelo (Russ Tamblyn) e la sua banda non possono assolutamente lasciare in vita alcun testimone.

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Titolo originale: Satan’s Sadists
Anno: 1969 I Paese: U.S.A.
Regia: Al Adamson
Attori:  Russ TamblynScott BradyJohn ‘Bud’ Cardos 
 

Creato evidentemente per sfruttare il successo di Easy Rider, questo film si accolla ad un lunghissimo filone di imitazione (chiamato bikersploitation) creato da coraggiose e spregiudicate case di produzione indipendenti che copiavano i film di successo aggiungendoci quel tocco di violenza e sesso in più per sfamare la pancia del popolo. E come film questo ha una buonissima dose di violenza e spregiudicatezza. Da vendere. Queste case nascevano e morivano come funghi per le ragioni più disparate. Ad esempio Satan’s Sadists fu il primo lavoro della Indipendent – International Pictures, casa di produzione nata proprio per volontà del regista Al Adamson dopo una enorme delusione e perdita di soldi a seguito di un progetto abortito che doveva girare in Spagna. Adamson si mise a scrivere soggetto e sceneggiatura di Satan’s Sadists in 20 pagine e una notte soltanto, completamente senza soldi in un pulcioso motel della California e fortuna per lui il produttore Dan Kennis, a cui piacque il soggetto, sganciò la grana per girare il film che diventò presto un successo da drive-in. Girato in soli 8 giorni in maniera piuttosto grossolana, questo film va preso per il valore storico che ha più che altro, in sé il film presenta scene di violenza piuttosto datate ed un finale eccessivamente buonista (ma tutto quello che c’è prima è tutt’altro che buonista!). Tuttavia immagino che la versione che possiedo sia stata tagliata con l’ accetta sulle scene più sanguinolente, mi riferisco a quella uscita in DVD per Futurama. Di questo film adoro la sgranatura della pellicola e la fotografia non è malaccio, tuttavia non mi riesce proprio di considerare questo film come un “classico”. Mi piace anche pensare che tutte quelle inutili espressioni ridanciane proferite dai bikers siano colpa della versione italiana e non siano presenti nella versione originale che prima o poi mi toccherà sicuramente recuperare. Non sono facili da reperire queste pellicole in italiano, approfittatene subito!

Scritto da Il Guardiano dello Zoo