A GARDEN WITHOUT BIRDS

Alcuni amici si incontrano in una stanza di albergo e assumono tutti sostanze stupefacenti che gli provocano allucinazioni. Le allucinazioni spingeranno tutti i partecipanti al festino a massacrarsi tra di loro

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Lingua:  SUB 
[la visione è riservata ad un pubblico maturo]

Titolo originale: Kotori tachi no inai hanazono
Anno: 1992 I Paese: Giappone
Regia: Akira Nobi
Attori:  Hino Harumi, Somiya Daisuke, Takayuki Harada
 

A Garden Without Birds non è assolutamente un’ esperienza qualsiasi. E’ un qualcosa che vi colpisce nel profondo e vi fa sentire inferiori. Forse perchè non lo capite. Forse perchè vi chiedete come mai vi abbia entusiasmato tanto. Forse ve ne vergognate. Sta di fatto che coloro che riusciranno a finire di vedere questi 22 minuti di pura geniale follia, saranno quelli che potranno dire di essere andati oltre. A Garden Without Birds fa parte della generazione direct-to-video amatoriale a cavallo tra gli anni ’80 e i ’90, una scena iper-underground conosciuta solamente ormai da cinefili collezionisti di raro putridume su video. Quelle furono le basi per l’ ultima ondata di gore / horror / action che vediamo ad oggi, ovvero tutti quei titoli caduti a pioggia dopo il successo di Tokyo Gore Police. A Garden Without Birds è un film surreale e lisergico dove l’ imprevisto è l’ elemento strutturale dell’ intera sceneggiatura. I personaggi che si uccidono tra di loro sono amici (immancabile il riferimento al bondage sadomaso), prendono una pillola, sono ancora amici, solamente che non c’è più differenza tra vita e morte, tra dolore e felicità. Tutto è desensibilizzato come un’ anestesia totale durante un’ operazione. Durante le atroci scene di morte che vediamo infatti nessuno urla o si contorce in atroci sofferenze. Come se fossero personaggi di un sogno o di un quadro, lontani quindi dalla realtà, e quindi surreali. Gli amici non diventano nemici. Non c’è manifesta cattiveria, sofferenza o sentimenti negativi se non nel sogno. Il Giappone si droga di sostanze artificiali per non soffrire, questo è il messaggio? Chissà. Purtroppo le opere di Akira Nobi non sono facili da trovare, questo regista si è cimentato solamente in oscure 4 pellicole.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo