IL CACCIATORE DI TESTE

Un poliziotto di Miami dopo aver scoperto che la moglie ha una relazione con una donna, inizia anche lui a tradirla. Intanto un demone africano voodoo arriva a Miami e s’insinua nella comunità nigeriana iniziando a mietere vittime…

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Titolo originale: Headhunter
Anno: 1988 I Paese: U.S.A. / Sud Africa
Regia: Francis Schaeffer
Attori:Kay LenzWayne CrawfordSteve Kanaly
 

Ho recuperato innanzitutto questa perla ma ovviamente in una vergognosa qualità da videocassetta. Tuttavia, il tentativo finale di questo “Il cacciatore di teste” è quasi interamente fallito. Perchè quasi interamente? Ebbene, perchè è una pellicola che fin dall’inizio cerca di predisporsi in modo tipicamente anni ottanta e in questo almeno riesce (ci voleva pure, il film è dell’88), però ci sono una serie di cose che non vanno proprio. Partiamo dal protagonista: Pete Giuliani, un poliziotto con un cognome che potrebbe essere tipicamente italo-americano, il quale è stato lasciato dalla moglie perchè lo tradiva non con un altro uomo, ma con una donna, pensate un pò! Già da questo abbiamo un primo personaggio principale totalmente sfigato, abbastanza paranoico e naturalmente scettico e per niente con i nervi saldi. A fare squadra con Giuliani abbiamo Katherine Hall, altra poliziotta, bionda, più giovane di lui ma che inspiegabilmente gli fa da “guida” in tutto e per tutto dopo che la moglie lo ha lasciato. Inutile dire che alla fine andranno a letto, vero? E no! Scordatevelo, perchè non accade manco per il cazzo! Liquidano la questione semplicemente con un dialogo di un minuto e mezzo, perchè lui giustamente dorme in casa di lei nonostante quest’ultima frequenti un altro. Più che un horror, leggendo, vi sembrerà Beautiful, ma aspettate a rinunciare, perchè adesso viene il bello… in tutto questo “manicomio”, arriva dall’Africa un demone voodoo che deciderà subito di fare amicizia prima con tutta la comunità nigeriana di Miami e poi anche con i cittadini veri e proprio. In che modo? Semplice: mozzando teste a destra e a sinistra, dimenticandosi probabilmente che non è “Highlander” di Russell Mulcahy, ma “Headhunter” di Francis Schaeffer. Dunque ci ritroviamo già con un protagonista senza il benchè minimo carisma, la sua partner di lavoro che sembra avere più palle di lui ma è inutile abbastanza e uno scenario composto naturalmete da ignoranza suprema e dal capo della polizia che ovviamente non crede per nessuna ragione all’unica pista della quale gli agenti dispongono per tutti gli omicidi che avvengono man mano.
Il film è di una banalità disarmante, penso sia stato scritto da un ornitorinco legato ad un albero ed ha un comparto musiche estremamente ridotto all’orlo e le uniche che sentiamo fanno chiedere pietà ai timpani. Il bestione poi si vede solo all’ultimo ed è stato un vero peccato sprecarlo così, poichè aveva le caratteristiche decentemente orripilanti e una bella arma da taglio per un buon scontro finale. E quindi questo scontro tra Mr. Baffo Giuliani e la creatura avviene? Eh?! No, prendetevela tutti in quel post, perchè Giuliani odia combattere e quindi lo smembra con una motosega in circa due minuti scarsi… in ogni caso guardatelo fino alla fine, altrimenti vi perdete la sorpresona “originalissima” (scherzo)! Anche il sangue viene dosato al minimo indispensabile e nel finale anche il mostro purtroppo perde qualsiasi credibilità perchè quando viene smembrato, invece di schizzare sangue o comunque liquido da tutte le parti, escono le scintille come se una lama circolare lavorasse in continuazione.
Bello, troppo!

Scritto da Giuseppe Rocca [Filmaniac]

Grazie a: Horrormania