THE MYSTERY OF RAMPO

Siamo all’ inizio del periodo Showa (gli anni ’30 del ‘900), Edogawa Ranpo (Naoto Takenaka) è uno scrittore di genere giallo / noir dotato di un enorme talento, tuttavia si sente come un pesce fuor d’ acqua in un mondo in cui la censura vieta l’ edizione delle sue opere e il cinema le sfrutta per poi ridimensionarle riproponendole in senso commerciale. Il suo ultimo romanzo parla di un uomo insulso e malaticcio che per gioco si nasconde dentro ad un baule e non riesce più ad uscirne, tornata a casa la moglie pur accorgendosi del fatto, lo lascia morire soffocato al fine di liberarsi di quell’ uomo così inetto e debole. La censura decreta che questo racconto non può essere pubblicato, tuttavia l’ editore di Ranpo gli fa sapere che un fatto sorprendentemente identico al suo racconto è appena accaduto in città. Ranpo, affascinato e intimorito, finisce per fare la conoscenza di Shizuko (Michiko Hada), la protagonista del macabro incidente. Affascinato dalla bellezza della donna, lo scrittore è in preda ad un impulso creativo e comincia a scrivere il proseguo del racconto sulla moglie omicida, tutto ciò che accadrà in seguito si confonderà tra fantasia e realtà, per entrambi gli attori della storia.

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sottotitoli a cura di Sonoro

Titolo originale: Rampo
Anno: 1994 I Paese: Giappone
Regia: Rintaro MayuzumiKazuyoshi Okuyama
Attori:  Naoto TakenakaMichiko HadaMasahiro Motoki

 

E’ un mondo tutto racchiuso nella fantasia dell’autore di noir Edogawa Ranpo? E’ la vita reale che influenza le opere fantastiche? O sono esse che influenzano la vita? Questa volta la poesia supera la realtà ed è l’opera letteraria che ne influenza la natura e le dimensioni. Magnifica metafora concettuale e visiva che interpreta su pellicola il mondo di Tarō Hirai, in arte Edogawa Ranpo (o semplicemente Rampo), celebre scrittore di “gialli” del periodo Showa (vedi sopra) considerato l’ Edgar Allan Poe giapponese (Edogawa Ranpo è la trascrizione fonetica giapponese del nome Edgar Allan Poe, manco a farlo apposta no?) per le atmosfere misteriose che sapeva creare nei suoi romanzi. Seppur conosco la letteratura di Rampo unicamente grazie alle opere di Suehiro Maruo, nella mia povera concezione di questo piccolo mondo fondato sul macabro e sul mistero, ritengo che questo film sia un validissimo tributo alle opere del maestro del noir nipponico. Tutto è sotteso alla fascinazione dello spettatore al pari delle parole di Rampo che delineavano un percorso ben definito che si perdeva in un chaos di immagini, come possiamo visionare grazie ai generosi effetti speciali di questo film. Talvolta pacati e talvolta esplosivi, sono la chiave essenziale per entrare nella fantasia di questo piccolo uomo magistralmente interpretato da Naoto Tanaka, finalmente in un ruolo da protagonista. E come in A Night in Nude Tanaka non smentisce mai, dando sempre tutto sè stesso. Brava anche la Hada, ma enorme Mikijirô Hira nella parte del marchese / duca dalle bizzarre tendenze, che non ho incluso nella trama per questioni di spazio. Ultima menzione è da dedicare alla colonna sonora degna di un piccolo colossal, che mi ha ricordato addirittura il Morricone di Novecento, eseguita dalla Czech Philarmonic Orchestra su musiche di Akira Senju. Non basta vedere questo film, bisogna immergersi e venirne rapiti, eliminando qualsiasi congettura sul senso.

Potete trovare le opere pubblicate in Italia di Edogawa Rampo qui sotto:
La Belva nell’Ombra (Marsilio)
La Poltrona Umana e Altri Racconti (Atmosphere Libri;)
La Strana Storia dell’Isola di Panama (Marsilio)

Qui i manga di Suehiro Maruo ispirate alle opere di Rampo:
Il Bruco (Coconino Press)
La Strana Storia dell’Isola di Panama (Coconino Press)

Scritto da Il Guardiano dello Zoo