DEATH TUBE

Un sito internet chiamato Death Tube diffonde presunti snuff video (video dove la gente viene uccisa realmente) e un programma in diretta dove le persone partecipano ad un survival game dove perde, muore realmente. Alcuni spettatori vengono estratti casualmente e costretti a partecipare. Il protagonista (Atsushi Ishino) e gli altri partecipanti devono capire di chi fidarsi o meno, ed eseguire gli ordini di un pupazzo giallo a forma di orso, pena: la morte.

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Lingua:  SUB 

Titolo originale: Satsujin Douga Site
Anno: 2010 I Paese: Giappone
Regia: Yôhei Fukuda
Attori:  Atsushi IshinoShôichi MatsudaSanae Tsukamoto
 

Sinceramente non mi aspettavo un granchè considerata la mia avversione per il binomio “moderno” e “cinema”, ma………! Ma sono stato piacevolmente contraddetto da Death Tube, un film di cui il pubblico necessitava l’ esistenza per questioni di rinnovo del genere e a cui si può affibbiare il titolo di “precursore”, volendo, essendo stato realizzato almeno 4/5 anni prima dei vari horror sul tema: Friend Request e Unfriended (per spararne un paio tra i più noti). Parliamo di Giappone e quindi parliamo inevitabilmente di manga e società che spinge l’individuo all’ isolamento. I social nel Paese del Sol Levante hanno invaso la vita del singolo molti anni prima di noi europei, sia per questioni di avanzamento tecnologico superiore, sia per questioni del loro modo di intendere il concetto di società moderna. All’ interno del film vediamo situazioni parecchio in stile manga, come la presenza di un orsetto cattivissimo che conduce il survival game e parla in modo tenero e simpatico, dicendo però cose atroci. Altro aspetto tipo manga sono le varie sfide intellettuali che devono affrontare i concorrenti, come se fosse una sorta di partita a scacchi mentale alla Death Note. Diciamocelo, NON stiamo affatto parlando di un capolavoro da festival di Cannes. Assistiamo infatti alla visione di alcune situazioni in cui si sconfina nel grottesco / imbarazzante, quando ci troviamo davanti a certe scene realizzate male e girate peggio. Tuttavia chi frequenta questo sito penso che abbia, come me, una specie di benevola simpatia verso chi cerca di esprimere la propria arte, senza avere grandi somme per farlo. Abbiamo a che fare infatti con una produzione che si salva per poco dalla definizione di “amatoriale” o “no budget”. Le riprese non sono niente di che e la recitazione è appena sufficiente, tuttavia Death Tube è una boccata d’ aria fresca per chi cerca un po’ di bizzarro targato Giappone, imbevuto radicalmente di malsanità e ostentazione per il sadismo, e poi soprattutto il protagonista, Atsushi Ishino, è uguale allo youtuber Yotobi, e vedere Yotobi che passa sofferenze e angosce atroci mi fa spendere quell’ ora e mezza di serenità di cui ho bisogno. Abbiamo un sequel dello stesso che mi impegnerò a recuperare. In sintesi, amici lettori, date una chance a Death Tube, vi assicuro che è un film che intrattiene piacevolmente nell’ accezione più stramba che il Giappone vi può offrire, in un contesto low budget.

Curiosità:
Sempre nel 2010 il regista Yôhei Fukuda ha girato sia il sequel Death Tube 2, che un’ altro film riguardante giochi sadici chiamato X-Game.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo