🎅 IL MARZIANO DI NATALE

 

Un bizzarro marziano atterra con la sua navicella in una piccola cittĂ  del Quebec in prossimitĂ  del Natale, spaventando la gente del posto convinta che sia arrivato per rapire i loro figli. Due bambini, incuranti della paura, trovano il modo di stringere amicizia con lui, convincendo anche il loro zio a riparargli il disco volante rotto. Come ricompensa, il marziano promette loro di portarli in un viaggio in giro per il mondo.

 

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Titolo originale: Le martien de Noël
Anno: 1971 I Paese: Canada
Regia: Bernard Gosselin
Attori: Marcel Sabourin, Catherine Leduc, François Gosselin

 

 

 

PiĂą che per ragazzi è un prodotto indirizzato esclusivamente ai bambini, con i piccoli Frankie (Gosselin) e Cathy (Leduc) alle prese con un marziano mattacchione venuto da un vicino pianeta impronunciabile e atterrato tra le montagne d’un paesino del Quebec. I due fratellini, visto il maggior tempo a disposizione per le vacanze di Natale, passano le giornate divertendosi a giocare sulla neve mentre qualcuno, in zona, dice che si siano visti i dischi volanti la sera prima. Orme verdastre si ritrovano infatti sui manti bianchi e uno strano tipo si aggira per il paese rubando caramelle e comportandosi come un cretino. E’ lui, il marziano, che nella nostra lingua (e secondo la nostra traduzione) precisa di chiamarsi FiorepĂą (!). Si presenta con una retina che gli copre parte del volto e un abito improbabile. Dopo aver conosciuto Frankie e Cathy e aver instaurato con loro un rapporto di complicitĂ  allineandosi al loro comportamento o quasi, li accompagna sul suo disco volante, che quando si solleva in cielo pare proprio un lampadario, appeso com’è a uno spesso filo nero che nessuno si cura di coprire. Il film è per la sua gran parte la cronaca delle giornate che i tre trascorrono insieme ridendo e scherzando. Appresa la nostra lingua attraverso un buffo marchingegno, FiorepĂą ha modo di spiegare da dove viene (sul suo pianeta le auto sono solo un gioco per bambini perchĂ© tutti si spostano a piedi, le case gliele costruiscono le api e via inventando) e di promuovere una sorta di scambio culturale, pur se limitato per la parte terrestre alle scarse conoscenze di un bambino. Sul versante dell’ingenuo divertimento non mancano la rocambolesca, pre-fantozziana discesa sugli sci con tanto di pino inforcato tra le gambe, il furto del gatto delle nevi con Frankie alla guida, le corse e le capriole che continuano sull’astronave tra quelli che sembrano smarties a fare da spesso tappeto caramelloso; infine l’ovvio volo a bordo del disco, che porta i nostri piccoli eroi dal deserto del Sahara al Polo in pochi istanti (pur se i panorami offerti vengono visualizzati attraverso una misera finestrella)… E così, mentre la polizia accorre invano alle segnalazioni di cittadini che parlano di strani furti e misteriose apparizioni, FiorepĂą e i suoi due amichetti se la spassano senza che nulla si possa apprezzare al di lĂ  di qualche fascinoso panorama montano. I genitori d’altra parte, che non vedono rientrare a un’ora ragionevole i figlioletti, manco si preoccupano (“E’ Natale, lasciamo che stiano fuori quanto vogliono”), quindi tutto rientra nella norma. Gli effetti speciali prevedono FiorepĂą che appare qui e ripappare lì, che cambia vestito due volte al secondo per il sollazzo dei piccoli, che in una scena li fa camminare nell’aria in stile Mary Poppins… Detto di un disco volante che quando parte fa giusto qualche fuocherello dai razzetti non resta molto, con una sceneggiatura minimale e il marziano piĂą insignificante che il cinema ricordi. D’accordo, è con tutta evidenza un film per piccini che magari da grandi ne serberanno pure un nostalgico ricordo, ma un briciolo di fantasia era richiesta… Curiose le musiche, soprattutto quelle aggiunte col sintetizzatore per una postproduzione americana rifatta nel 1991 e durata fortunatamente – nonchĂ© argutamente – contenutissima (si supera di qualche minuto l’ora).

Recensione da Il Davinotti