Fei Hung, studente di kung fu poco avvezzo al rispetto della disciplina, viene mandato dal padre al cospetto del terribile maestro Suashy perché venga educato secondo regole più ferree. Durante gli allenamenti, l’uomo si rivela però un allegro vecchio ubriacone e insegna al ragazzo le sue tecniche segrete, tra alcool e arti marziali, in particolare quella degli “otto dei ubriachi”. Dopo aver acquisito nuove e potenti capacità, il ragazzo riuscirà a dimostrare concretamente i propri progressi anche davanti agli occhi del genitore.

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Il kung fu da sacra arte marziale da venerare diventa parodia.Firmato Jackie Chan.L’intuizione di Jackie è stata veramente epocale:prendersi beffe delle arti marziali,fare film che invece di essere sterili contenitori di violenza diventassero puro divertimento.Popolarizzare il genere insomma,rendendolo comico e adatto a tutte le fasce di età,soprattutto a quelle più basse.La violenza viene resa ridicola,è innocua,cartoonizzata,sembra quasi di assistere a uno dei nostri film anni 70 di scazzottaate ma qui invece ci sono veri e propri balletti acrobatici al posto delle nostre volgari scazzottate.E già che ci siamo prendiamo anche in giro il kung fu con le mosse vincenti che scaturiscono dai fumi dell’alcol,da ubriachi si combatte meglio.Improprio parlare di sceneggiatura,la storia è solo un esile filo che tiene insieme i vari combattimenti.Che sono coreografati in maniera spettacolare.Magari iil vero cinema è altrove ma se si ha un oretta e mezza da spendere mettendo l’interruttore del cervello su OFF,questo film è l’ideale….

Recensione da FilmTV