I RACCONTI DI VITERBURY – LE PIU’ ALLEGRE STORIE DEL ‘300

Il film è composto dei seguenti episodi: 1) Messer Antonio, inesperto con le donne, passa la sua prima notte di nozze con la suocera, che si è offerta di istruirlo. 2) Il ghibellino Menico da Pistoia che ama Tonia figlia del guelfo Jacopo della Quercia, tenta più volte di entrare nella casa della sua bella, passando per la finestra, ma una serie di rovinose cadute lo convincono a rinunciare alla ragazza. 3) Un diabolico tacchino rovina la tresca di una moglie infedele con un frate esorcista. 4) Monna Fiora ricorre a un ingegnoso inganno per far all’amore con il consenso della madre. 5) Gallinella, moglie di Nicolò, ha dapprima paura di consumare il matrimonio, ma quando vi si decide riduce il marito in fin di vita. 6) D’accordo col marito, la moglie di un mugnaio si procura gratis la manodopera, mettendo alla macina i suoi amanti. 7) Cecco da Viterbo si libera con l’astuzia di un uomo, che vorrebbe costringerlo a un matrimonio riparatore con la propria sorella.

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Lingua:
[la visione è riservata ad un pubblico maturo]

Titolo originale: I racconti di Viterbury – le più allegre storie del ‘300
Anno: 1973 I Paese: Italia
Regia: Mario Caiano (accreditato come Edoardo Re)
Attori: Rosalba NeriChrista LinderPeter Landers

 

Come si può dedurre dal titolo e dal sottotitolo, i contenuti sono sulla scia del Decameron: sette storie a sfondo erotico tra il simpatico, il banale e il fantasioso. Le bellezze femminili non mancano, ma sia l’umorismo che l’erotismo risultano puerili. C’è da prendere solo il buon contesto rustico. Gli episodi non hanno una costruzione uniforme; il migliore è il terzo (dove la bellissima Rosalba Neri non a caso viene chiamata “Bona”!), mentre il peggiore è il settimo. In tutti a prevalere è la voracità femminile.

Recensione da Il Davinotti

Grazie a Kult Movie