BAOH

Un ragazzo, di nome Ikuro Hashizawa, è stato rapito da un’organizzazione criminale chiamata Doress che gli ha impiantato nel cervello un parassita conosciuto come Baoh. Questo parassita gli da la capacità di trasformarsi in una creatura con poteri straordinari. Ikuro è il primo esperimento per la creazione di un esercito di super-soldati Baoh, che questa organizzazione intende usare come mezzo per dominare il mondo. Durante il trasferimento verso un laboratorio segreto, una giovane ragazza con poteri paranormali di nome Sumire, scappa dal treno sul quale stanno viaggiando e aiuta Ikuro a liberarsi. Lo scienziato a capo del progetto da il via ad una caccia all’uomo nel tentativo di ricatturare Sumire ed uccidere Ikuro. Il ragazzo non ricorda cosa sia successo prima del suo risveglio, nemmeno cosa gli è stato fatto, ma ora qualcuno sta tentando di ucciderlo e il suo corpo reagisce di conseguenza, cambia, si trasforma…..dandogli incredibili poteri che sembra saper usare istintivamente.

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Titolo originale: Baoh – Baoo Raihousha
Anno: 1989 I Paese: Giappone
Regia: Hiroyuki Yokoyama
Attori: Noriko Hidaka, Hiroyuki Hori, Shûichi Ikeda
 

Questo “Baoh” è un ottimo OAV, chiaramente pensato al solo scopo di stupire e divertire per quarantacinque minuti. Infatti, la trama è estremamente sintetica, ma decisamente chiara e diretta. Si tratta del classico scienziato pazzo, che vuole sottomettere l’intera razza umana grazie alla sua straordinaria e innovativa scoperta scientifica, i Baoh. I Baoh altro non sono che esseri (umani o animali) dotati di capacità, forza, velocità e resistenza fuori da ogni limite.

Una delle caratteristiche che rendono ottimo questo breve OAV è sicuramente lo stile tipicamente anni ’80, molto tamarro, violento, splatter ed esagerato in tutto fino all’estremo. Il sangue scorre a fiumi e la qualità delle animazioni permette scene cruente, d’effetto e realistiche. Tutto l’anime è volutamente estremo e ricco di particolari originali, che solo in quel periodo di grande inventiva folle si potevano realizzare. La fine degli anni ’80 era infatti un periodo in cui gli autori (non solo di anime) si divertivano a creare scene e stili sempre più originali, trascinati molto da grandi film di fantascienza, quali “Terminator”, “Alien”, “Robocop” e “Atto di Forza”. Film che facevano dell’esagerazione, dell’inventiva e degli effetti speciali il punto di partenza per realizzare un prodotto altamente innovativo e spettacolare. Gli autori di “Baoh” hanno fatto tesoro di quello stile fenomenale e l’hanno usato e mischiato davvero bene. Per questo la trama e i personaggi di “Baoh” contano poco ai fini della valutazione, perché quello che conta di più è il puro divertimento estetico senza freni.

Infatti, dal punto di vista tecnico, “Baoh” è davvero eccelso. Il character design è a dir poco fenomenale, migliore della maggior parte di quelli attuali e dotato di una cura estrema per le forme del viso, per le ombre e per gli straordinari riflessi dei capelli a tripla sfumatura, che seguono in maniera perfetta il movimento dei personaggi. Le animazioni sono estremamente varie, originali e curatissime, decisamente superiori a migliaia di tanti altri anime usciti negli ultimi venticinque anni. Le OST sono buone, ma si limitano solo ad accompagnare le splendide scene cruente.

“Baoh” è breve e non sconvolge per la trama, ma è dannatamente divertente grazie alla sua innata follia visiva. Consigliato a chiunque, tranne a chi non sopporta le scene sanguinolente, realistiche ed esagerate.

Scritto da KAIO 82 [Animeclick]