PROTEUS

Un gruppo di spacciatori fa naufragio. Non c’è altra via di scampo se non la piattaforma petrolifera cui riescono fortunosamente ad arrivare. Ma anche qui la salvezza è in pericolo, visto che sulla piattaforma c’è una forma vitale, il Proteus appunto, che ha dei poteri enormi e una volontà aggressiva e distruttrice.

 

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Titolo originale: Proteus
Anno: 1996 I Paese: U.K.
Regia: Bob Keen
Attori:  Craig FairbrassToni BarryWilliam Marsh

 

Soltanto gli inglesi, nel 1995, avrebbero potuto concepire questo “Proteus”, un film altamente trash, dalla durata di circa 90 minuti, che si presenta all’apparenza come un beast movie mixato al genere “contaminazioni/infezioni”, ma che poi in realtà è un minestrone di generi, nei quali rientra anche la fantascienza, l’azione e non solo. La pellicola è tratta dal libro “Slimer” di John Brosnan, il quale ha anche adattato la sceneggiatura, insieme a Robert Firth, che si è limitato però solo ad inserire materiale aggiuntivo. Il regista è Bob Keen, più noto come effettista speciale e truccatore, che ha diretto solo un paio di film, non particolarmente memorabili ed anzi, soprattutto, facilmente dimenticabili. Questo probabilmente è il suo lavoro migliore, anche perchè quasi tutti gli altri sono semplicemente film per la televisione. La trama a grandi linee vede un gruppo di sei fessi, in questo caso spacciatori di droga, che a seguito di un naufragio, giungono in una piattaforma petrolifera nel bel mezzo dell’oceano. Come se non bastasse, lì dentro, vengono condotti strani esperimenti… da qui partirà un vero e proprio popò di cose che star qui a spiegarle tutte sarebbe da galera. Il film si intitola “Proteus” perchè lo stesso nome è il nome del progetto per le ricerche nel film (che genialità), gli attori sono particolarmente pochi e di certo non esperti, infatti c’è ad esempio il protagonista, Craig Fairbrass, che è il classico attore da film d’azione stupidi e incoerenti, eppure ne ha interpretati tanti. In secondo piano, invece, abbiamo altri interpreti che forse in madre patria avranno il loro discreto successo, ma sicuramente non qui. Ripeto: sono tutti attori particolarmente “deboli” che fungono solo al progredire della trama, non a caso il protagonista è il classico macho di turno, difatti dice lui stesso di essere alto 1,90m. Vari momenti, infatti, grazie alle loro brillantissime interpretazioni, sono imbarazzanti. La storia è molto carina, proprio perchè riesce a contaminare bene moltissimi generi e anche sottogeneri, anche se è uno script molto complicato perchè in soli 90 min. succede praticamente di tutto, infatti succede anche che vediamo un irriconoscibile Doug Bradley (lo storico interprete di Pinhead in “Hellraiser”) nella parte finale, in un piccolo ruolo, nonostante sia comunque un personaggio rilevante (sempre ai fini della trama). Abbiamo poi il solito tema a noi tanto caro del “low-budget”, poichè il tutto è interamente girato al chiuso, in quella che dovrebbe essere appunto una piattaforma, ma non ne sono così sicuro, infatti alcune voci riportano che il film sia stato girato in uno studio a Londra adibito a “piattaforma petrolifera”. Geni incompresi! Tra l’altri sul set ci sono state diverse complicazioni, perchè gli attori dovevano lavorare insomma a contatto sempre con l’acqua e molti di loro non si trovavano a proprio agio, fra questi vi era soprattutto lo stesso Robert Firth, che ha un ruolo anche nel film, infatti interpreta Paul. In ogni caso, con così tanti stuntmen e controfigure a disposizione, il prodotto finale poteva venire sicuramente meglio, ma anche così, a me personalmente, non dispiace affatto. Inoltre, anche se a volte in sequenze abbastanza distanti di tempo, la regia non ci fa mangare neanche scene disgustose-splatter o comunque effetti cruenti, come gole lacerate, corpi esplosi, ecc. Non sono certamente esagerati, ma neanche assenti. Ora veniamo alla questione della creatura, ma, innanzitutto, rassegnatevi: la feroce bestiola la potrete vedere solamente negli ultimi dieci minuti di film, perchè in tutte le parti precedenti, avremo solo il modo di percepire la sua presenza grazie a effetti sonori, rumori, liquami schifosi che sgorgano, ecc. Però ne avremo comunque un “assaggio”, grazie alle sue frequenti “trasformazioni”, eheheh. Vedere per credere! Del resto, ci troviamo di fronte a un b-movie con soliti attori cani, momenti esileranti, scene belle e tanto divertimento in generale. A questo poi aggiungeteci un Doug Bradley in visibile imbarazzo e il gioco è fatto. In ogni caso, è un prodotto da vedere!

Scritto da Giuseppe Rocca [Filmaniac]