MANIAC NURSES – INFERMIERE MANIACHE

Un gruppo di infermiere, ex prostitute, ladre e spogliarelliste, governa indisturbato una clinica. Le ragazze sono armate fino ai denti e passano il loro tempo tra rapporti lesbici, festini a luci rosse e droghe. La leader del gruppo è la sadica Ilsa (Hajni Brown), che ama Sabrina (Susanna Makay), una ragazza innocente plagiata dal gruppo, che passa le sue giornate fantasticando su un fumetto violento. Ilsa entra in competizione con Greta, la sua ex amante gelosa.

 

Il seguente video non fa parte del sito www.cinemazoo.it,
ma è solamente incorporato e presente su un’altra piattaforma..

 

 

Titolo originale: Maniac Nurses
Anno: 1990 I Paese: Belgio, Ungheria, U.S.A.
Regia: Léon Paul De Bruyn (accreditato come Harry M. Love)
Attori:  Susanna MakayHajni BrownCelia Farago
 

Ho provato a scrivere un paio di recensioni serie e m’è passata la voglia immediatamente dopo aver visto le reazioni, ma non commenterò. Dunque. A me la marijuana, a me la pazienza, a me il Porto, a me il tempo libero: è il momento del TRASH!

Quest’oggi ci occupiamo di un filmettino notevole già dal titolo: Infermiere maniache, del 1990. Naturalmente una produzione Troma (sia dannato per sempre chi non conosce questa casa cinematografica, o per lo meno s’informi).

Il primo importante dettaglio è che la trama, così come ce la immaginiamo, non esiste.

Ci sono delle gran gnocche che in abiti succinti girano armate per una clinica (come siano arrivate lì è mistero) limitando le uscite a spedizioni o per raccattare vittime innocenti (aggettivo di cui si abusa ampiamente nel film) su cui condurre tremendi esperimenti (lo scopo? Dare piacere alle sadiche infermiere) o per dare la caccia e uccidere qualche sprovveduto campeggiatore (sempre per diletto). La padrona del posticino ha un rapporto materno (le crea bambole di carne e ossa e le permette di uccidere l’infermiera che le rovina i suddetti giocattoli) con una ragazza che legge fumetti violenti (CAPOLAVORO la scena in cui i nomi dei cattivoni della storia, da Hitler a Mao, passando per Stalin e Charles Manson, escono dal fumetto che l’ignara fanciulla legge), ma l’altra sua prediletta si sente rimpiazzata e trama vendetta. Mille rivelazioni, figli con tatuaggi di Elvis, Parigi, preti penitenti e strip tease svogliati. Il tutto immerso in un’atmosfera da porno anni ’70 e condito da immense scene splatter.

Fine. Non c’è nient’altro da dire, se non: una dovuta citazione per il giardiniere che per i primi venti minuti di film compare casualmente ogni cinque minuti esclamando “maniaci!” o “pervertiti!” e poi muore infilzato su  uno di quei nani da giardino che lustrava da mane a sera con tanto amore e tanta cura e una dovuta citazione per la voce fuori campo che cerca disperatamente di fare chiarezza in quel gran casino che è questo film con frasi del tipo “Per parafrasare un grande poeta, possiamo dire che la sessualità ha un’infità di facce la più importanti delle quali è certamente la violenza, e più la sessualità è disturbata, maggiore è la violenza che ne deriva” (detto mentre una gnocca legge un fumetto in reggiseno e mutande).

Scritto da Jimmie Dimmick [Debaser]