KUNG FU – IL VENDICATORE SOLITARIO

Mentre regna la dinastia Quing, sulla costa di Canton i pescatori vivono in miseria essendo costretti a pagare onerose tangenti a Tiger Shan, rappresentato dal laido Wong e da un nugolo di bravi. Gli unici ad opporsi sono i fratelli Po Chai e Lo San, con il cugino Chan Ken e le cugine Suing e Sha Oa, tutti esperti di kung fu. La situazione precipita quando, con una nave carica di oppio, giunge anche il contrabbandiere Kiang che si mette in combutta con Tiger Shan.

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Titolo originale: Hai do Zhang Bao Zhai
Anno: 1973 I Paese: Hong Kong
Regia: Cheng-Liang Kwan
Attori: Tien PaiFan ChiangHsin Ling
 

Non mi è proprio possibile cominciare questa recensione ignorare la bruttura del titolo appioppato dai soliti distributori italiani che hanno curato la nostra edizione. Kung Fu – Il Vendicatore Solitario, ha almeno due enormi strafalcioni grandi come la muraglia cinese. Prima di tutto non c’è nessuno che si chiama Kung Fu. Secondo: la principale caratteristica di questo film, ciò che lo distingue da tutti i film di arti marziali che ho visionato in tutta la mia vita è che abbiamo almeno 5 “buoni” esperti di arti marziali di cui due cugini, due sorelle e un’ altro. Quindi perchè scrivere IL VENDICATORE SOLITARIO? Soliti misteri. Dopo il mio classico sfogo eccomi a parlare del film. Abbiamo una classica vicenda di reazione a catena. Dei mafiosi che si dedicano a riscuotere pizzo e spacciare oppio, molestano il popolo ed un manipolo di prodi cerca di insorgere. Ogni volta che la controparte subisce un torto, bisogna alzare l’ asticella della gravità della reazione finchè solitamente non ci scappa il morto, o più morti. Fin qui è tutto lineare. A portare un po’ di confusione ci sono i 5 protagonisti della vicenda che a volte agiscono in gruppo e a volte separatamente, ce n’è comunque per tutti i gusti e i combattimenti hanno un ritmo frequente. Quando i combattimenti vengono mostrati come duelli la visione è sicuramente più interessante, quando invece ci sono combattimenti a più persone, si perde inevitabilmente un po’ di qualità. E’ un bel vedere sicuramente ammirare le doti di lotta delle due protagoniste Fan Chiang e Hsin Ling

Curiosità (le morti assurde):
1) Un uomo muore dopo una pedata nei testicoli che gli fa sputare sangue dalla bocca

2) Un uomo sta per avere la meglio sul proprio avversario dopo un lungo ed estenuante combattimento, quando sente il proprio nome e distraendosi viene trafitto a morte!

Scritto da Il Guardiano dello Zoo