L’ASCENSORE

Una serie di inesplicabili e raccapriccianti disgrazie si verifica a causa del movimento degli ascensori di un modernissimo edificio. La polizia archivia i casi, attribuendoli al cattivo funzionamento del meccanismo. Un tecnico che cerca di capire ben presto viene sospeso dai superiori, ma lui insiste, aiutato da una giornalista. Gli si aprono verità sempre più inquietanti e alla fine dovrà affrontare da solo l’orrore.

 

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Titolo originale: De Lift
Anno: 1983 I Paese: Olanda
Regia: Dick Maas
Attori:  Huub StapelWilleke van AmmelrooyJosine van Dalsum
 

Piccolo cult olandese girato con un basso budget, ma alcune buone idee, in poco più di un mese da Dick Maas (Amsterdamned del 1988), qui impegnato in veste di regista, sceneggiatore e autore della colonna sonora. Claustrofobico e accattivante, il film si regge su un soggetto quasi elementare, che dimostra però come si possa ricavare un discreto prodotto di genere lavorando sulla messa in scena. La scrittura (artigianale) riesce a infliggere qualche bella stoccata all’upper class dei borghesotti modaioli (volutamente ridicoli quando sono assaliti dal terrore nel momento del pericolo) e invita a riflettere sulle conseguenze della tecnologia computerizzata fuori controllo. Maas non va troppo per il sottile, ma il suo approccio viscerale funziona, almeno nella prima parte, quando l’alone di mistero è protagonista. Le trovate ingegnose non mancano (soprattutto nelle riprese all’interno dell’ascensore), l’ambientazione, gli inserti di humor nero e le incursioni splatter non sono male, ma tutto poi si livella sugli standard di un B-movie anni ’80. Grand Prix al Festival del film fantastico di Avoriaz.

Recensione da Longtake