🎅 BLACK CHRISTMAS – UN NATALE ROSSO SANGUE

 

In una cittadina canadese, le ospiti di una pensione per studentesse vengono terrorizzate da un maniaco al telefono. Dalle parole ai fatti. Le ammazza quasi tutte. La superstite, credendo di averlo individuato nel proprio fidanzato..

 

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Titolo originale: Black Christmas
Anno: 1974 I Paese: Canada, U.S.A.
Regia: Bob Clark
Attori:  Olivia HusseyKeir DulleaMargot Kidder 
 

 

Considerato da molti l’archetipo di tutto il filone slasher (tesi in parte condivisibile, a patto di non dimenticare che solo due anni prima Sergio Martino aveva dato un notevole impulso al genere col suo I Corpi Presentano Tracce Di Violenza Carnale), BLACK CHRISTMAS riunisce sicuramente tutti i luoghi comuni del genere: la banda di collegiali sfrontate e destinate a cadere sotto la lama di uno psicopatico, i risvolti morbosi, la franchezza sessuale di situazioni e dialoghi, le telefonate minatorie (l’idea che il folle si nasconda in casa delle vittime ed effettui le sue chiamate proprio da lì verrà poi ripresa nel thriller Quando Chiama Uno Sconosciuto), il sadismo delle uccisioni, le soggettive del mostro che spia le sue prede (con tanto di respiri cavernosi), il finale aperto. Non è male.

Bob Clark è ben noto ai più per essere l’autore di commedie giovanilistiche anni Ottanta come il celebre Porky’s. Eppure negli anni Settanta è stato attivo nel cinema horror, realizzando piccoli gioielli low budget quali La Morte Dietro La Porta e questo.

Con questo film Clark dimostra un indubbio mestiere e un talento notevole. C’è la voglia di spaventare lo spettatore concedendosi diversi omaggi ai classici del genere: l’occhio del killer che spia nascosto nell’armadio (avete presente La Scala A Chiocciola?) e il miagolio del micio intrappolato in soffitta col cadavere della padrona (trovata debitrice al  Gatto Nero di Poe) rappresentano due chiari esempi.

Una caratteristica curiosa di BLACK CHRISTMAS è la mancanza di quello spirito puritano che permea altre pellicole del genere: le pestifere protagoniste sono disinibite e chiassose ma, una volta tanto, risultano simpatiche, senza considerare la rappresentazione caricaturale dei tutori dell’ordine e dei genitori delle ragazze, che lasciano pochi dubbi su dove sia indirizzata la simpatia degli sceneggiatori.

L’unica scampata al massacro, poi, è quanto di più lontano si possa immaginare dal prototipo dell’eroina virginale incarnata da Jamie Lee Curtis in Halloween: una ragazza madre decisa ad abortire, che nel disperato tentativo di salvarsi finirà con l’accoppare un innocente per sbaglio. Da segnalare interpreti spesso presenti nelle produzioni horror come John Saxon (La Ragazza Che Sapeva Troppo, Tenebre, Nightmare On Elm Street) e Margot Kidder (Amityville Horror).

Nota: Bob Clark ha lasciato la nostra dimensione nel 2007, in seguito ad un incidente stradale.

Recensione da Filmhorror.com