I MIGLIORI

Alla vigilia di un importante incontro internazionale di karate, il dirigente della squadra americana ha di fronte un serio problema. A sua disposizione ci sono infatti cinque campioni che non hanno però buoni rapporti tra di loro.

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Titolo originale: The Best of the Best
Anno: 1989 I Paese: U.S.A.
Regia: Robert Radler (accreditato come Bob Radler)
Attori:  Eric RobertsJames Earl JonesSally Kirkland 
 

Il piccolo capolavoro I migliori (Best of the Best, 1989) di Robert Radler è un film che appartiene ad un periodo in cui il termine “film di arti marziali” non era ancora una bestemmia, in cui prodotti del genere arrivavano non solo al cinema, ma addirittura sulla RAI! (Vi lascio qualche secondo per digerire la notizia: anche mamma RAI mostrava gente che si picchia!)
Era un’epoca in cui si poteva concepire che un film che mostrasse combattimenti a mani nude avesse diritto alla stessa dignità di qualsiasi altro film. Insomma, era un’epoca lontana e quasi immaginaria: ma vi giuro che c’è stata!

Era l’estate del 1990 quando vidi su una rete locale (TV6) il trailer di quello che prometteva d’essere un gustosissimo film marziale. Proprio in quei giorni sarei caduto vittima di una forma acutissima di VanDammeMania, ma è dalla nascita che la febbre marziale mi possiede.
Erano i tempi dei trailer da 90 secondi (prima cioè che la fenomenale SIAE considerasse un’opera completa, e quindi costosissima, qualsiasi video che superi i 45 secondi… dando vita a quegli orribili trailer-lampo che passano da anni in TV), erano tempi in cui nei trailer c’era tutto il meglio del film: un giro fra i vari “Appuntamento al cinema” o “Andiamo al cinema” e praticamente ti eri visto tutti i film del momento.
Purtroppo non ho avuto modo di vedere I migliori al cinema, ma ero lì – con il videoregistratore pronto – quando nel 1991 passò in prima serata sulla RAI.

Una leggenda coreana come Jhoon Rhee non poteva che avere due figli forze della natura: appena arrivati all’età giusta, sia Phillip Rhee che Simon Rhee – lontani dalla Corea – vollero sfondare nel cinema. Quale modo migliore per farlo se non interpretare un film su un torneo di Tae Kwon Do in Corea dove due fenomenali combattenti si affrontano?
I migliori è un film corale, ma in realtà il succo della storia è quello che ruota sullo scontro fra Tommy Lee (coreano americano) e Dae Han Park (coreano duro e puro): il fatto che gli interpreti dei loro fenomenali combattimenti siano fratelli, dà al tutto un gusto in più.

Ci sono poi altri bravi interpreti, fra tutti il co-protagonista Eric Roberts: era ancora l’epoca in cui lo si identificava con “il fratello di Julia Roberts”, ma già prometteva bene. Oggi è un attore con una propria personalità e identità, ma piange il cuore al pensiero che solo in questo film ha mostrato la propria marzialità. Mai più ha alzato la mano sullo schermo, ed è davvero un peccato perché se la cavava bene.

C’era Chris Penn buonanima, fratellone del più famoso Sean che non riuscì mai ad avvicinarsi al successo del fratello né tanto meno ad eguagliare il proprio successo: dopo Footloose, non ne ha azzeccata più una. Eppure era molto bravo anche in ruoli drammatici.

Per finire c’è la “pecora nera”: no, tranquilli, non è un commento razzista alla presenza di James Earl Jones nel film, ma il fatto che è proprio una rarità assurda che un attore di fama titanica partecipi ad una piccola produzione marziale! (Ok, Forest Whitaker iniziò la sua carriera con Senza esclusione di colpi!, ma appunto non era nessuno: oggi non credo proprio accetterebbe di far parte di un piccolo film marziale!)

Come si diceva, erano tempi in cui anche piccole produzioni marziali avevano diritto ad un minimo di rispetto, e I migliori è sicuramente tra le più belle produzioni del suo genere. È stato un breve trampolino di lancio per Phillip Rhee (che però dopo qualche altro film ha capito che era meglio aprire lucrosissime palestre a Los Angeles) mentre un’ottima occasione per Simon Rhee, praticamente sconosciuto come attore ma fra i più quotati stuntman hollywoodiani ancora oggi. (I più attenti lo ricorderanno fra gli Universal Soldier del film I nuovi eroi.) Già qui risulta essere stunt coordinator.

Non dovrei dirvi la trama, perché è un classico che dovreste conoscere tutti a memoria, comunque la squadra americana di Tae Kwon Do, diretta da Frank Couzo (James Earl Jones), vola a Seoul per sfidare la nazionale coreana: questo incontro sarà l’occasione Tommy Lee (Phillip Rhee) di rimediare a un torto subìto e farla pagare al suo arci-nemico Dae Han Park (Simon Rhee). Invece della vendetta, alla fine sarà il fair play e il rispetto agonistico a prevalere.

Gli allenamenti sembrano quelli di Rocky, la prima parte del torneo sembra copiata da Karate Kid, ma ovviamente tutta la potenza del film risiede nello scontro finale dei protagonisti. Alex Grady (Eric Roberts) che combatte con una spalla rotta e poi lo scontro tra i fratelloni Rhee. Che ve lo dico a fare? Tra le sequenze marziali più belle della storia.

Scritto da Lucius Etruscus [Il Zinefilo]

Grazie a: Nicola Barillari

In memoria del grande Alessandro Vicini