IL SEGRETO DELLA PALMA D’ACCIAIO

 

Durante la seconda guerra mondiale parte della Cina fu invasa dal Giappone (1937-1945). Le forze giapponesi vessavano il popolo, reso ancora più povero dalle condizione di sudditanza. Un gruppo di saltimbanchi viene dichiarato fuorilegge perchè considerato contrario al regime. Oberato dall’ ingiustizia il gruppo progetta di scappare dal Paese. Il generale giapponese in comando che amministra la zona vuole impedire ogni tipo di sobillazione e fuga, così, dopo aver ottenuto informazioni da un cinese, manda due fortissimi karateka a compiere una strage.

 

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Titolo originale: Ding tian li di
Anno: 1973 I Paese: Hong Kong
Regia:  Mu Chu
Attori:   Ching WongQiu YuenYang KaoJackie Chan

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Raro film di kung fu molto particolare che si distingue per l’ alto numero di omicidi e scene di cruda ed efferata violenza. Inizia un po’ a fatica con la solita struggente storia del martirio degli oppressi che hanno bisogno di un giovane eroe che li riscatti (ricodando un po’  Bruce Lee in Dalla Cina Con Furore), tutto continua secondo un copione già visto ma dalla metà del film in poi il numero di morti ammazzati aumenta a dismisura senza alcuna soluzione di arresto. Questo film è ricordato più che altro per l’apparizione di un diciannovenne Jackie Chan qui in una parte di secondo piano ma comunque fondamentale, ma io ricorderei la pellicola più che altro per l’ inedita sequenza di un combattimento di arti marziali in acqua!!! Mai vista una cosa del genere!! Un’ altra particolarità del film è il commento sonoro delle scene di lotta, i soliti botti ad ogni colpo che ci piacciono tanto, ma anche un uomo fuori campo che tira degli urlacci continui al fine di aggiungere violenza sonora e disperazione ai combattimenti. Strambo ma molto efficace! Le tecniche di kung fu non sono particolarmente affinate, niente tecniche con nomi di animali esotici qui, solamente kung fu scolastico e forti botte da orbi. Ma attenzione, con queste parola non voglio sminuire le coreografie che risultano comunque convincenti (curate dal giovane Jackie Chan). E’ chiaro che dei poveri saltimbanchi non possono aver frequentato chissà che misteriosa scuola, per cui il loro kung fu popolare è più che coerente con la storyline. Finale d’ antologia con inquadratura simbolica della giustizia che si erge al di sopra (molto al di sopra) della cupidigia e l’ arroganza. Nessun cenno a questa presunta palma d’ acciaio presente nel titolo, chiaramente. Guardatelo se volete verdere botte da orbi ed ascoltare urla agguerritissime (presenti solamente nella versione italiana).

Scritto da Il Guardiano dello Zoo