GLI INVASORI SPAZIALI

 

 

Una notte il piccolo David McLean (Jimmy Hunt) si sveglia dal frastuono provocato dall’ atterraggio di un disco volante proprio nelle vicinanze di casa sua. Il ragazzino avverte subito il padre (Leif Erickson) che all’ indomani si reca a controllare la situazione. Nonappena tornato a casa però il signor McLean appare molto cambiato, non tanto nell’ aspetto ma quanto nel comportamento. Il piccolo David sospetta che gli alieni si siano impossessati del suo cervello, per cui cerca aiuto al commissariato di polizia, ma sembra che i marziani non abbiano perso tempo cominciando già a controllare sempre più persone.

 

 

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Titolo originale: Invaders from Mars
Anno: 1953 I Paese: U.S.A.
Regia: William Cameron Menzies
Attori: Helena CarterArthur FranzJimmy Hunt
 

 

 

 

Inizio subito la recensione con dare il giusto peso all’ importanza storica di questo film. Gli Invasori Spaziali infatti è a tutti gli effetti uno dei capostipiti del cinema di fantascienza mondiale e in quanto tale andrebbe rispettato / visto a prescindere. Basti pensare che si tratta del primo film a rappresentare creature aliene a colori (sarà per questo che una volta c’era l’ uso di considerare i marziani di colore verde?) e che persino Tobe Hooper (regista di Texas Chainsaw Massacre) ha omaggiato il film con un remake del 1986 (molto delizioso tra l’ altro). Non c’è moltissimo da dire in realtà (sia regista che sceneggiatore sono da considerarsi outsiders del modo della fantascienza) se non che un pubblico moderno non si troverà sicuramente a proprio agio durante la visione di questo film, poichè molti aspetti possono risultare datati, come i ritmi e la ripetitività dei concetti espressi e delle situazioni rappresentate. Bisogna quindi cercare di de-personalizzarsi come quando ad esempio si guardano film asiatici, spesso differenti dalla nostra vita quotidiana anche nelle piccole cose. Certo c’è da dire che la trama non risulta così sconvolgente oggi come oggi, anzi, se devo dire la mia, senza aspettare il remake del 1986 una versione quasi identica a questo film è sicuramente Destinazione…Terra! uscito proprio lo stesso anno de Gli Invasiori Spaziali. La messinscena di Destinazione è indubbiamente più drammatica ed efficace, mentre il film recensito presenta molte lacune scenografiche (moltissimi ambienti interni presentano fintissime e anonimissime pareti bianche come fondale), gli inserti di scene di repertorio con i militari si sprecano e molte soluzioni risultano piuttosto infantili (come far parlare per tediosi e interminabili minuti persone appena apparse in scena pretendendo che lo spettatore conferisca a loro la credibilità che si suppone dovrebbero avere). Mentre guardavo questo film non potevo fare a meno di pensare che questi marziani nella mente di più persone all’ epoca dovessero rappresentare la minaccia comunista che si infiltrava tra la popolazione con metodi subdoli e vigliacchi come le loro armi vigliacche che servono solo per la fuga (perchè sono vigliacchi e subdoli e vivono sotto terra). E poi mi sono chiesto “Perchè una civiltà aliena così avanzata da costruire velivoli spaziali debba soccombere a strumenti meccanici come fucili e bombe costruite dagli uomini?” e tante altre domande che spero vi facciate anche voi durante la visione di questo film. Grazie agli extra del dvd che ho visionato ho potuto scoprire l’esistenza di due finali alternativi, uno molto sbrigativo e un’ altro abbastanza banalotto che però chiude il cerchio di “visione bambinesca” della vicenda.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo