DEMONI DI FUOCO

Lo scrittore Jeff Callum (Patrick Allen) si è trasferito da tempo con sua moglie sull’ isola di Fara, in tutta l’ isola si registra un forte caldo anomalo per la corrente stagione invernale. Il professor Godfrey Hanson (Christopher Lee) sta portando avanti dalla sua, delle misteriose ricerche che avrebbero a che fare con diversi animali trovati carbonizzati…

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Titolo originale: Night of the Big Heat
Anno: 1967 I Paese: U.K.
Regia: Terence Fisher
Attori: Christopher LeePatrick AllenPeter Cushing
 

Ben strano questo film di fantascienza inglese effettivamente in ritardo rispetto al picco del genere registrato a fine anni ’50 ed inizio anni ’60 dalla perenne fucina di Hollywood, quando alieni e insetti giganti tentavano di sconvolgere la vita di tutti i giorni della brava gente statunitense. Demoni di Fuoco è l’ ultimo film per la Planet Film Productions, una piccola casa di produzione che nacque e si estinse nel giro di 4 pellicole cinematografiche. Forse la buonissima carta Terence Fisher / Christopher Lee / Peter Cushing (che appare in un ruolo secondario nei panni di un dottore) che ha avuto così grande successo con La Maschera di Frankenstein ed altri successi della mitica casa di produzione inglese Hammer Films, non è stata giocata al massimo (io avrei dato più spazio a Cushing), certo che, anche se si dispone di buoni attori ma si ha un copione che fa acqua da tutte le parti purtroppo, non si possono fare miracoli. E’ proprio la messinscena che non convince affatto, i lunghi dialoghi e le atmosfere molto tirate via risultano sempre più noiose, man mano che scorre il film. Terence Fisher doveva avere un budget veramente risicato a sua disposizione. E’ evidente che con un budget così limitato i tentativi di creare un buon lavoro sono stati vani, si è tentato a mio avviso di  ispirarsi al cinema della American International Picture che assieme a Roger Corman tentò con discreti risultato di trasmutare su celluloide quello che Edgar Allan Poe scrisse su carta. In questo film Poe sembra essere stato sostituito da un poco più moderno H.P. Lovecraft, sempre a mio avviso. La sensazione che rimanda al tormentato scrittore di Providence è quella della tensione dovuta ad un’ incombente minaccia che sembra ancora più spaventosa poichè voluta a tutti i costi spiegare (invano) attraverso il raziocinio scientifico (con il professor Hanson) per poi riconfermarne la misteriosa e spaventosa natura. Buoni intenti, buona strategia ma pochi soldi per farlo. E in più c’è il dramma amoroso, non mi piace il dramma amoroso. Mi dispiace molto per questa pellicola perchè le potenzialità erano buonissime. La consiglio ai completisiti del cinema horror inglese, quello classico e vintage naturalmente.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo