TOP LINE

 

 

Ted Angelo (Franco Nero) è uno scrittore fallito che è stato spedito in missione in Colombia dalla sua boss / ex moglie (Mary Stavin), ma si imbatte in qualcosa di più grosso di lui, difatti il suo migliore amico (e anche l’ unico) viene assassinato. Ted nella più completa disperazione si convince ad andare a fondo della faccenda e risalendo al luogo di ritrovamento dei manufatti antichi, scopre nientemeno che una navicella spaziale situata all’ interno di una montagna.

 

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Titolo originale: Top Line
Anno: 1988 I Paese: Italia
Regia: Nello Rossati (accreditato come Ted Archer)
Attori: Franco NeroDeborah MooreMary Stavin 
 

conosciuto anche come Alien Terminator

 

 

Distribuito con il titolo originale di scarso effetto Top Line (e poi con quello più efficace di Alien Terminator, chissà perchè?), questo film anche se dannatamente di serie B presenta molti elementi di interesse non da poco, seppur tutti ficcati a casaccio dentro ad un’unica sceneggiatura. Spendo subito due parole di merito su Franco Nero, la cui abbronzatura e l’ambientazione tropicale in cui si muove lo fanno sembrare un Magnium P.I. de noartri. La sua interpretazione è al pari della sua fama, senza di lui questo film sarebbe risultato una grandissima cagata senza senso e noiosa. Con lui è solamente una grandissima cagata divertente. La co-protagonista Deborah Moore fa quello che deve fare ma non di più, sicuramente curioso come la sua pettinatura e il suo livello di sex appeal si evolvano di scena in scena trasformandola da casta segretaria a perfetta compagna biondona anni ’80 di Indiana Jones. Abbiamo tra le mani un film di avventura a sfondo fanta-politico cospirazionista, la cui realizzazione e natura mi sfuggono totalmente, anche volendo usare la più fervida immaginazione Voglio dire, come è nata l’idea e come è successo che Luciano Martino abbia poi dato il suo assenso per elargire la grana? Questo è il vero mistero. No gli alieni scoperti da Franco Nero. La regia di Nello Rossati (un regista assolutamente da riconsiderare) è fluida e sapiente come Nello ci ha abituati. Un regista che si riconferma molto aperto mentalmente per aver accettato un lavoro del genere. E ora lasciatemi spendere due parole sul vero protagonista del film. No, non mi riferisco ai Caraibi, ma al bellissimo e trashissimo cyborg che risveglia la palpebra dello spettatore inaspettatamente, un umanoide a metà tra David Hasselhof e Adriano Pappalardo, vedere per credere!!
Trucchi FX spaventosamente efficaci e anaologici (se mi permettete il termine) a cura dei fratelli Paolocci che ci regaleranno magnifici momenti successivamente, quando andranno a curare gli effetti speciali di Robowar e Shocking Dark. Godetevi questa perla perduta perchè ne vale la pena.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo