SCACCO MORTALE

Peter Sanderson (Christopher Lambert) è un giocatore professionista di scacchi cinico e solitario, accompagnato unicamente dal suo mentore cieco e da sua figlia Erica. Durante una fase importante di un torneo mondiale di scacchi, Sanderson viene coinvolto in una catena di omicidi misteriosi.

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Titolo originale: Knight Moves
Anno: 1992 I Paese: U.S.A.
Regia: Carl Schenkel
Attori: Christopher LambertTom SkerrittCodie Lucas Wilbee
 

Parlare di questo film è molto semplice. Nel 1991 esce Il Silenzio Degli Innocenti. Nel 1992 esce Scacco Mortale. Punto. Ribattezzato dal sottoscritto anche SCARACCIO MORTALE. Punto. Qualche cervellone con il cravattino e i capelli laccati durante una riunione salta su e dice “Ma come facciamo a non farne una copia tale e quale al Silenzio Degli Innocenti?” (si perchè quando parla include le maiuscole) e l’ altro risponde “Mettiamo gli scacchi in mezzo, sai, gli scacchi, le tattiche di gioco… intrigante no?” (alzando e abbassando nervosamente le sopracciglia). Ed è così che si svolse la genesi di NOIA MORTALE (titolo ri-ribattezzato dal sottoscritto) una delle pellicole più banali, pretenziose, boriose, stancanti e squallide che possano essere state mai stampate. In una cervelloticità forzosa ci dobbiamo sucare una love story messa giù completamente a braccio, e degli indizi che poi quando verranno comprovati saranno puro delirio come la frase “tu ti puoi inserire in ogni computer!“, Si come no, nel ’92 poi!! Oltre a provare sulla propria pelle quell’ umidiccia sensazione da film della sera di Rete 4, la cosa più disarmante di tutte è proprio il finale (no spoiler tranquilli). Tutto il film siamo li che giriamo in tondo sapendo benissimo come andrà a finire ma non “il modo” in cui andrà a finire questo thriller super psicologico e iper macchinoso, e poi come finisce? In una scazzottata! Si avete capito bene! Una scazzottata! Manco li cani! Il personaggio di Christopher Lambert è forse l’ unica cosa ben modellata a livello di scrittura, peccato che l’ attore sia molto più monoespressivo del solito, e avoglia a dire che deve fare il personaggio ermetico, è inutile, si sa che Christopher Lambert ha due espressioni: faccia seria e faccia seria con sorrisetto beffardo. punto. E pensare che questo film esce nel suo perido di massima celebrità, preceduto da successi come Highlander – L’ Ultimo ImmortaleGreystoke – La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie e nello stesso periodo di  Highlander II – Il ritorno, 2013 – La fortezza e Il siciliano, oltre che al lancio della serie TV di Highlander. Il declino era già alle porte insomma. E che porte siano.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo