IL DEMONE DELLE GALASSIE INFERNALI

 

Paul Bradford (Jeffrey Byron) è un tecnico specializzato in computer, se la cava davvero bene ed è all’ apice della sua carriera tanto che nei suoi progetti futuri c’è un matrimonio con la sua amata Gwen (Leslie Wing). A turbare la loro tranquillità arriva Mestema (Richard Moll) una creatura demoniaca che rapisce Gwen.

 

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Titolo originale: Ragewar a.k.a. The Dungeonmaster
Anno: 1984 I Paese: U.S.A.
Regia: David AllenCharles BandJohn Carl BuechlerSteven FordPeter ManoogianTed NicolaouRosemarie Turko
Attori: Jeffrey ByronRichard MollLeslie Wing
 

 

 

Il Demone Degli Abissi Infernali è una piccolo film dimenticato prodotto dalla duttile Ragewar Productions, un ovvio prestanome (Ragewar è il titolo originale del film) del distributore americano Empire Pictures. Si tratta di una chiara vetrina commerciale che intendeva lanciare alcuni dei personaggi che ruotavano attorno alla giovane Empire durante quegli anni. Ben 7 registi si sono impegnati (impegnati?) a girare 7 cortometraggi (molto corti!) a tema fanta / horror per poi inserirli in una classica storia dove l’ eroe deve salvare la fanciulla dall’ orco cattivo. Ci terrei subito a tagliare corto sul discorso della trama generale poichè a livello di entertaining e  qualitativo non ci sono elementi di rilevante interesse salvo alcune piccole trovate come gli straordinari occhiali / computer (pressochè simili agli attuali Google Glass) e il computer da polso che parla al protagonista (un misto tra Supercar e Ziggy del telefilm In Viaggio Nel Tempo). Mi soffermerei più volentieri sui registi e i loro segmenti. Il minimo comune denominatore di quest’ opera è sicuramente Charles Band leggenda vivente del genere fanta / horror e fondatore prima della Empire Pictures (con sede a Roma!) poi della Full Moon (Productions / Entertainment / Studios e Pictures) poi della Shadow Films / Entertainment, della Wizard video e ora della Full Moon Features (e si! si è dato un sacco da fare!). L’ idea è nata quindi da Charles Band autore del segmento dal titolo Heavy Metal dove gli W.A.S.P. in pratica suonano una canzone ad un concerto con finale sadico. Per chi non conoscesse Band egli è un fanatico dei pupazzetti orrorifici ed è infatti l’ autore delle fortunate serie Puppet Master e Trancers e la meno fortunata Evil BongDavid Allen scrive e dirige Stone Canyon Giant dal titolo molto esplicativo, Allen è un drago degli effetti speciali e sopratutto della stop-motion e si diverte a far muovere un mega gigante di pietra tipo sfinge. John Carl Buechler come regista è un re del trash bisogna dargliene atto per aver contribuito a migliorare (o peggiorare?) il mondo con pellicole come Deep Freeze, Troll, Ork e Venerdì 13 parte VII – Il Sangue Scorre di Nuovo. E’ anch’ esso un mago degli effetti speciali e infatti il suo Demons of the Dead è proprio una manifestazione di zombi iper truccati anche più del necessario. Steven Ford invece è un’ attore da telefilm e la sua presenza qui è abbastanza inspiegabile, immagino sia stato amico di Band. Il suo segmento Slasher è abbastanza interessante ma proprio fuori genere rispetto al quadro completo. Peter Manoogian è stato più produttore e assistente alla regia che regista, ma va ricordato comunque nel grande panorama dei B-movies per aver diretto alcune chicche soprattutto di genere action / fantascientifico come Manhattan Warriors, Arena, Eliminators e forse il suo più famoso Giocattoli Infernali. Il suo segmento Cave Beast è indubbiamente il più brutto e per fortuna dura poco. Rosemarie Turko ha lavorato nel cinema attorno al 1984 e oltre a questo segmento chiamato Ice Gallery si è occupata solamente di un film drammatico dal titolo Scarred che parla della vita di una prostituta. Il suo cortometraggio è uno dei più divertenti. L’ ultimo corto che chiude la carrellata è firmato Ted Nicolaou il quale ci propone con il suo Desert Pursuit una sequenza action in puro stile Mad Max. Gli amanti dell’ horror da vhs si ricorderanno di Nicolaou per i suoi low budget nightmares come Ragdoll, Terror VisionIl Diario Del Vampiro, The Horrible Dr. Bones, e la serie Subspecies. Lo spirito generale dell’ opera è molto ingenuotta e la sceneggiautra mega-banale che serve a tenere assieme i corti sembra una miscela forzata di sci-fi e fantasy, a questo proposito per concludere vi svelo una curiosità: il titolo originale come già detto è Ragewar (titolo veramente a caso) ma al momento della distribuzione in america Band ha pensato bene di sfruttare la popolarità del gioco da tavolo Advanced Dungeons and Dragons e di distribuire quindi il film con il nome di The Dungeonmaster. Gli è toccato poi mettere un avviso nella promozione del film dove la ditta produttrice del gioco si dissociava dalla pellicola. ha-ha..

Recensione da Il Guardiano dello Zoo