VAMPIRE VS VAMPIRE

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Trama: Il monaco taoista One-Eyebrow (Ching-Ying Lam) e i suoi due discepoli Ah Hao (Siu-Ho Chin) e Ah Fang (Fong Liu) si guadagnano da vivere facendo gli acchiappafantasmi. Hanno come mascot un piccolo jiangshi (Jing Wang Lamche ogni tanto combina qualche guaio. Dopo aver risolto qualche problema nei dintorni del villaggio dove abitano, vengono a conoscenza del ritrovamento vampiro occidentale.

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Lingua: SUB

Titolo originale: Yi mei dao ren
Anno: 1989 I Paese: Hong Kong
Regia:  Ching-Ying Lam
Attori: Ching-Ying LamSiu-Ho ChinFong Lui

Vampire Vs Vampire è un jiangshi, un particolare genere di film basati sul folklore cinese dove preti taoisti manovrano cadaveri assomiglianti agli zombi / vampiri occidentali. Nato all’ inizio degli anni ’80 questo tipo di film ha spopolato nelle sale rinnovando il cinema kung fu.Il protagonista, Ching-Ying Lam, oltre che ad essere un notissimo attore in patria, può essere considerato a pieno titolo uno dei padri fondatori del genere, avendo recitato nel cast del seminale Spooky Encounters,  interpretando poi il famosissimo prete monociglio nella saga Mr. Vampire e poi nei suoi seguiti. Pur non essendo titolato Mr. Vampire V, infatti, la pellicola recensita in questo articolo vede Ching-Ying Lam vestire i panni del solito prete taoista furbetto ed estremamente buffo nella sua seriosità e il film di fatto rappresenta uno dei due “nuovi” capitoli della serie assieme a Magic Cop (dello stesso anno). Ching-Ying Lam è anche il regista di questo film, dirige tutta l’ operazione in maniera fluida, coerente e con una padronanza della tecnica registica veramente impressionante se consideriamo che questa e Green Hornet sono le uniche pellicole che l’ attore abbia mai girato (almeno questo risulta dai dati in mio possesso). Al di là dei preamboli storiografici Vampire Vs Vampire rappresenta una curiosissima e divertente horror comedy imbevuta di particolarissimi e curiosi aspetti della cultura popolare cinese, particolarmente adatta a chi è incuriosito dal misticismo esotico di culture differenti e dalla scoperta di nuovi orizzonti. La figura del vampiro occidentale (antagonista di un buffo baby vampiro/zombi) risulta sicuramente qualcosa di rassicurante per chi ha delle resistenze ad intraprendere la scoperta del nuovo, è con sguardo smaliziato che vi confesso la mia certezza matematica nel supporre che la Golden Harvest abbia voluto appositamente inserire un elemento occidentale per cercare di proporre la pellicola ad un mercato più ampio. Questo vampiro dai dai capelli lunghi e dai tratti somatici francesi (immaginatevi una distorsione grottesca dei vampiri di Intervista col Vampiro) porta con sè anche una manciata di riferimenti horror – gotici come le ragnatele, le tombe scoperchiate, i pipistrelli ed oggetti oblunghi ficcati nel petto.

Curiosità:
Ching-Ying Lam non ha ricevuto compensi per questo film come regista a causa dello sforare dei costi di produzione.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo