Una societa’ segreta che si occupa di cittadini indegni tiene una riunione per stabilire cosa fare di un uomo potente e pericoloso, studiato da vicino per alcuni mesi. Tutti sono d’accordo sul fatto che meriti di morire. Due dei soci, Farallone e Forrest, sono entrambi innamorati di Lilith, l’unico membro femminile del gruppo. Ma Lilith non accetta la corte di nessuno dei due, preferendo dedicarsi alla causa anarchica della società segreta. Quando il gruppo si riunisce nuovamente, Forrest estrae l’asso di cuori, il che significa che tocchera’ a lui eseguire l’assassinio. . .

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“L’uomo dai mille volti“, Lon Chaney è come spesso accade, il fulcro attorno al quale ruota questo film in termini di messinscena. Il carattere drammatico del film senza di lui scadrebbe in una specie di melodramma tragico. La drammaticià della sua recitazione si riassume in una una perenne maschera di afflizione, quasi una smorfia di dolore per tutta la durata della pellicola. L’ Asso di Cuori è uno di quei film che non possono mancare alla propria cultura cinematografica, e in generale qualsiasi collaborazione tra Wallace Worsley e Lon Chaney, come ad esempio The Penalty o Il Gobbo di Notre Dame, capolavori immortali. E’ da notare che questo film affronta, prendendolo un po’ di sponda, il tema delle società segrete massoniche, cosa assai rara nel cinema di ogni tempo e luogo.
Consiglio la visione anche a coloro che sono restii ad approcciarsi ai film muti. Questo è uno di quelli da non perdere assolutamente.

Scritto da Il Guardiano dello Zoo